La Nuova Sardegna

Nuoro

Su Sercone, tredici assunzioni a Orgosolo

di Mattia Sanna

ORGOSOLO. Altri tredici operai prendono servizio nel cantiere di “Su Sercone”. La nuova squadra é già al lavoro, nel centro barbaricino. Dal 1° agosto scorso, tre muratori, un motoseghista e dieci...

10 agosto 2014
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ORGOSOLO. Altri tredici operai prendono servizio nel cantiere di “Su Sercone”. La nuova squadra é già al lavoro, nel centro barbaricino. Dal 1° agosto scorso, tre muratori, un motoseghista e dieci generici hanno inaugurato il proprio turno semestrale.

Una notizia doppiamente importante, dopo che la dichiarazione di incostituzionalità della Corte sulla legge regionale, che disciplina queste forme di occupazione, aveva fatto temere un blocco definitivo. L’intervento del parlamento, tuttavia, é riuscito a far superare l'intoppo.

Ammettendo, seppur in via temporanea e per materie specifiche, il ricorso a tali sistemi di assunzione. Che, come ricordato più volte dal sindaco Dionigi Deledda, rappresentano «una opportunità da non sottovalutare per numerose famiglie, colpite dalla crisi economica e dall'assenza di alternative e prospettive valide, all’interno delle comunità dell’entroterra».

Il primo cittadino orgolese ha rimarcato, dunque, la valenza sociale dei programmi occupazionali, che nel borgo dei murales, in pochi anni, hanno dato un impiego a oltre sessanta persone.

Buone notizie, d’altra parte, sono giunte con l’approvazione dell'ultima legge di bilancio dell’amministrazione Cappellacci. Due milioni di euro sono stati destinati, infatti, per rifinanziare il cantiere “Su Sercone”, che coinvolge oltre al menzionato centro del Supramonte, anche i paesi di Oliena, Urzulei e Dorgali.

L’iniziativa ha registrato risultati davvero apprezzabili, che si sono concretizzati in una serie di attività di recupero e valorizzazione della vasta area di interesse comunitario.

Una dolina di origine carsica, risalente all’età mesozoica, ricompresa in un vasto altopiano calcareo. Recupero e valorizzazione, che hanno anche e soprattutto finalità di natura turistica e mirano ad incentivare le presenze di escursionisti, scalatori ed avventurieri, appassionati di natura e vedute mozzafiato.

Qui, gli operai hanno realizzato il restauro e il recupero dei “cuiles”, gli antichi ovili, e dei “pinnettos”, i ricoveri di pietre e di legno, destinati agli abitanti della montagna. Nonché, la sistemazione della sentieristica e l'istallazione della segnaletica.

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