La Nuova Sardegna

Nuoro

Ponti, espropri dell’Anas

di Nino Muggianu
Ponti, espropri dell’Anas

Oliena, procedure per riaprire alla viabilità le strade provinciali 22 e 46

07 agosto 2014
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OLIENA. Arrivano buone notizie per la viabilità danneggiata dal ciclone Cleopatra. Riaperto finalmente al traffico automobilistico il ponte di Oloè nella provinciale 46 che da Oliena porta a Dorgali, adesso si muove qualcosa anche per i ponti di Badu’e Orani, lungo la strada provinciale che da Oliena va verso Orani e soprattutto per il ponte di Badu’e Chercu sulla strada provinciale numero 22.

Lo comunica l’Anas che ha iniziato la procedura per i necessari espropri e che in un comunicato informa «i soggetti coinvolti che si è dato avvio alla procedura espropriativa per le zone del ponte Badu e Orani Sp Oliena-Orani e Zona Ponte Badu e Chercu Sp 22. Come da decreto del dirigente dell’Ufficio espropriazioni dell'Anas Spa, compartimento della Viabilità della Sardegna numero 31924 del 15.07.2014».

In occasione dell’attesa riapertura del ponte di Oloè, il sindaco di Oliena Salvatore Serra, oltre ad esprimere la propria soddisfazione a nome di tutti gli olianesi e a dedicare un doveroso pensiero, ponendo un mazzo di fiori nel punto dell'incidente dove aveva perso la vita l'agente di Polizia Luca Tanzi, aveva auspicato un immediato intervento anche glia altri ponti. Viadotti come quelli di Badu’e Orani e Badu’e Chercu che ancora mettono a forte disagio il traffico. Nel primo, da e per Orgosolo, e nell'altro in direzione Nuoro. Due ponti dove ancora oggi, dopo oltre nove mesi, il traffico si svolge a senso unico alternato. Non meno importante, il ponte di Pappaloppe che serve una grossa fetta dell’agro olianese con vigneti, oliveti e orti, per il quali però i tempi di ricostruzione si presume siano ancora più lunghi. Tutti i ponti erano stati seriamente danneggiati o spazzati via dalla valanga d'acqua in arrivo dall’alto Cedrino, che il 18 novembre scorso si era abbattuta nella zona. Il ponte di Badu’e Orani, essendo relativamente recente per cui costruito con tecniche abbastanza moderne, ha retto benissimo all’impatto col muro d'acqua, sicuramente il più imponente essendo il primo che l'enorme quantità d'acqua ha trovato sulla sua strada distruttrice, ma la parte superiore è stata spostata a valle di diversi centimetri. Rimettere tutto in sesto non sarà semplicissimo.

Comunque è positivo il fatto che si parli già di espropri per i due ponti dove si spera a breve si possa circolare di nuovo in tranquillità.

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