La Nuova Sardegna

Nuoro

La Zir di Siniscola resta senza acqua: appello alla Regione

di Salvatore Martini

Imprenditori in rivolta, il sindaco scrive al prefetto «In gioco ci sono centinaia di posti di lavoro»

17 luglio 2014
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SINISCOLA. La zona industriale di Siniscola rischia la paralisi totale, con numerosi imprenditori che ipotizzano di chiudere le fabbriche e centinaia di dipendenti che temono per il posto di lavoro. I disagi sono troppi nell’area produttiva alle porte della città, dove da alcuni giorni è stata interrotta l’erogazione dell’acqua grezza. L’unica risorsa idrica di cui dispone la Zir visto che, da oltre un anno, a causa di un contenzioso mai risolto, non arriva neppure l’acqua potabile. Come se non bastassero gli altri problemi, fabbriche e stabilimenti ora sono pure all’asciutto. Il disservizio è stato determinato dal mancato pagamento di una bolletta dell’energia elettrica da parte del Consorzio, che, nonostante gli appelli alla Regione, a seguito dei tanti anni di commissariamento non ha più i soldi per andare avanti. Da qui la decisione dell’Enel di staccare la corrente, bloccando gli impianti di sollevamento dell’acqua, che non viene più erogata agli utenti. Una situazione vicinissima al collasso, insomma, quella della zona industriale di Siniscola. La macchina produttiva è a un passo dal blocco. Le proteste sono tante e furibonde. «Non ne possiamo più – affermano diversi imprenditori che lavorano nell’area industriale di Siniscola –. Ci stanno costringendo a chiudere del tutto o a farci trasferire altrove. Nessuno tutela il nostro lavoro». Qualcuno ha già annunciato di passare dalle parole ai fatti. Come la Sarflex, il principale stabilimento del territorio, che a causa dei troppi disservizi ha minacciato di chiudere i battenti e spostare nel Nord Italia l’intera produzione di tubi flessibili. L’amministrazione comunale sta cercando di evitare il peggio. Il sindaco Rocco Celentano ha scritto al prefetto di Nuoro, chiedendo un intervento urgente per sbloccare la situazione e ripristinare la fornitura idrica.

«A causa delle gravi difficoltà finanziarie evidenziate da tempo – si legge nel documento – il Consorzio industriale non ha onorato le bollette per la fornitura dell’energia elettrica. Ciò ha portato l’Enel ad interromperne la fruizione, impedendo, di conseguenza, l’alimentazione delle pompe di sollevamento per la fornitura idrica alle attività produttive». Celentano chiede al prefetto di intervenire in Regione e con l’Enel per risolvere il guaio. «Chiediamo inoltre la convocazione di un tavolo istituzionale – conclude il sindaco – affinché si discuta urgentemente della questione». La Zir è al tracollo. Nei giorni scorsi il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno nel quale ha evidenziato le gravi (e annose) problematiche dell’area industriale e del Consorzio, commissariato da 11 anni e ormai senza soldi. Il Comune esorta l’intervento della Regione. In ballo ci sono centinaia di posti di lavoro.

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