La Nuova Sardegna

Nuoro

Oniferi, meno tasse e più stato sociale

di Paolo Merlini
Oniferi, meno tasse e più stato sociale

Il sindaco Stefania Piras elimina del tutto Tasi, addizionale Irpef e Imu sui fabbricati agricoli. Ridotta anche la Tari (rifiuti)

16 giugno 2014
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NUORO. Un’amministrazione comunale che sceglie di non riscuotere gran parte delle tasse è già una notizia. Se poi, in tempi di crisi, si sforza di mantenere in vita i fondamentali dello stato sociale, diventa un esempio per tanti altri enti locali. Accade a Oniferi, poco più di novecento anime, dove la giunta guidata dal sindaco Stefania Piras ha deciso di fare una scelta di campo e si è schierata dalla parte delle famiglie “resistenti” in un paese a forte rischio di spopolamento.

Così i cittadini di Oniferi quest’anno non pagheranno la Tasi, la tassa destinata a servizi quali la manutenzione delle strade, del verde e l’illuminazione pubblica. Non pagheranno neppure l’addizionale Irpef, il balzello comunale che si aggiunge all’aliquota Irpef vera e propria in base al reddito. Novità anche per l’Imu: all’esclusione della prima casa dei terreni agricoli decisa dal governo, il Comune di Oniferi ha aggiunto quella dei fabbricati agricoli. In un paese dove la pastorizia è ancora una delle attività portanti è un ulteriore sgravio che riguarda numerose famiglie.

Resta, delle tre tasse che da quest’anno compongono la Iuc (imposta unica comunale, in realtà le voci si pagheranno con tempi e modalità differenti), la Tari, cioè la tassa sui rifiuti. La giunta Piras non poteva abolire anche questa, per il fatto che sempre dal 2014 il servizio di nettezza urbana è interamente a carico dei comuni (cioè dei cittadini). In realtà a Oniferi il suo costo sarà più contenuto rispetto ad altri comuni: non solo perché si paga circa 1,3 euro a metro quadro, e chi abita da solo può chiedere un’ulteriore riduzione; ma anche perché il Comune è andato a cercare quei cittadini che la tassa sui rifiuti non l’avevano mai pagata. È venuto fuori che sessanta nuclei familiari su 350, il 17 per cento, non l’avevano mai versata. Il loro inserimento in ruolo consentirà di ridurre il tributo a chi già lo pagava.

Ma le novità introdotte per il 2014 da questa amministrazione composta soprattutto da giovani (il sindaco Stefania Piras ha 33 anni) non si fermano qui. In carica dal 2012, in un paese un tempo noto alle cronache per la scia di delitti negli anni Ottanta e per il lungo vuoto amministrativo, la giunta Piras ha deciso di puntare sulle politiche giovanili e sull’aiuto alle giovani coppie, nonostante l’indice di natalità permanga basso (nella media nazionale, comunque). Per ogni nuovo nato il Comune dà ai genitori una somma una tantum di 1500 euro, che salgono a 2000 se la coppia ha già altri figli. Ma gli incentivi, diciamo così, a mantenere la residenza a Oniferi per i tanti cittadini che lavorano a Nuoro o nei paesi vicini non si fermano qui. Se l’asilo nido è stato chiuso per carenza di bambini, il Comune continua a garantire servizi per gli scolari delle scuole elementari e delle medie. Come la mensa, che qui ha un prezzo davvero popolare: appena un euro e 75 centesimi a pasto. L’acquisto di venti buoni (della durata di un anno e non mensile) costa 35 euro.

Anche gli studenti delle scuole superiori hanno dei vantaggi. Ai pendolari che ogni mattina si recano a Nuoro, che dista 19 chilometri, viene rimborsato l’intero abbonamento Arst. I risultati di queste politiche per l’istruzione si vedono: a febbraio i ragazzi delle prime medie hanno vinto, insieme con i coetanei di Sarule, il premio “Testimone di diritti” del Senato. In tema di stato sociale, ci sono poi gli assegni per le povertà estreme, che a Oniferi raggiungono i 450 euro mensili.

Insomma, la mini-giunta Piras (oltre al sindaco ne fanno parte il vice sindaco Danilo Pischedda e l’assessore Daniela Daga) ha deciso di creare le condizioni perché i cittadini mantengano la residenza a Oniferi, con l’invito a chiunque a trasferirsi in un paese immerso nelle campagne ormai liberate dalla violenza e con uno straordinario patrimonio archeologico. Spazio anche alle unioni di fatto: il registro comunale è stato istituito nel 2012.

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