La Nuova Sardegna

Nuoro

Fonni, trecento costumi per la festa dei Martiri

di Giovanni Melis
Fonni, trecento costumi per la festa dei Martiri

I cavalieri della Madonna hanno aperto il corteo portando s’Istangiartu Poi i gruppi folk che hanno dato vita a un grande spettacolo di colori

05 giugno 2014
2 MINUTI DI LETTURA





FONNI. Giorni di festa pieni per uno spettacolo che non si vedeva da anni a Fonni. Complici una serie di belle giornate, l'adeguata pubblicizzazione degli eventi ed una organizzazione impeccabile, la festa della Madonna dei Martiri ha chiuso in battenti registrando un successo di consensi e di pubblico. Unanimi i complimenti alla leva del 1977, presieduta da Massimiliano Mereu, che ha organizzato i festeggiamenti, in collaborazione con in comune e le associazioni cittadine. Una festa partecipata e arricchita da tantissime iniziative.

Si è partiti alla grande con il concerto dei Nomadi di sabato che ha portato non meno di tremila persone sotto il palco della festa. Cifra difficile da calcolare poi, visto che in tanti si sono soffermati nella sottostante piazzetta. Domenica hanno tenuto banco le iniziative culturali e gli spettacoli, mentre il lunedì il momento clou è stata l’imponente processione. I cavalieri della Madonna hanno aperto il corteo, recando in processione s'Istangiartu. In mezzo Elia Mureddu, figlio di Peppino, discendente di una delle famiglie che ha in carico l’onere di nominare i cavalieri di scorta alla madonna. Poi i gruppi folk, uno spettacolo di colori: da Ittiri, ad Atzara passando per Dorgali, la suggestione degli abiti tradizionali è sempre forte. Pathos che aumenta, visto il connotato religioso che le caratterizza, al passaggio delle prioresse di Desulo, presenti con quasi tutti gli stendardi e rappresentanti di tutti i socios. Il gruppo religioso ha accettato con grande piacere l'invito del comitato, vista anche la grande devozione a Desulo per la Madonna venerata dai fonnesi. Impressionante poi il passaggio dei padroni di casa, con circa 300 costumi, tra adulti e bambini. Abiti di ogni varietà e foggia, dai brathallos, il costume di pregio, a quelli da sposa, quelli d’uso quotidiano. Uno spaccato della vita tradizionale fonnese che passa attraverso le stoffe, i ricami e i tessuti dai tanti colori, spezzati dai quelli classici da uomo, corpetto rosso e il nero per il resto del vestiario, completato dal gilet in vello caprino. Dietro il simulacro della Madonna poi una folla da record; oltre i residenti, tutto il paese, vi erano i tanti emigrati nei quattro angoli di Sardegna. Sos martires rappresentano un momento di incontro tra parentele. Numerosissimi anche i turisti e i visitatori dei paesi vicini: tanto è che in ogni casa vi erano ospiti si da mattina presto. «Corre d’obbligo ringraziare tutti quanti – dice Gian Battista Balloi – hanno dato una mano per la riuscita della festa».

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative