La Nuova Sardegna

Nuoro

il racconto

«Ho rischiato la vita, anche se era armato non avevo scelta»

di Sergio Secci
«Ho rischiato la vita, anche se era armato non avevo scelta»

BUDONI. Proprio in questi giorni doveva andare dal commercialista per risolvere la storia della rapina dell’anno scorso con gioielli per un valore di quasi 200mila euro mai ritrovati e sui quali...

18 aprile 2014
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BUDONI. Proprio in questi giorni doveva andare dal commercialista per risolvere la storia della rapina dell’anno scorso con gioielli per un valore di quasi 200mila euro mai ritrovati e sui quali rischia di pagarci anche le tasse. Chissà cosa è passato per la testa di Marco Chirigoni, quando si è visto nuovamente puntare addosso un’arma. Ma incurante del pericolo, ha reagito: «E’ stato un gesto istintivo, ero girato per mostrare degli orologi a uno dei due ragazzi che poco prima erano entrati nel negozio quando con la coda dell’occhio ho visto che infilava la mano in tasca e tirava fuori una pistola puntandomela addosso. Dentro di me è scattata una molla e ho reagito buttandomi addosso a lui per cercare di disarmarlo. Non pensando che lui potesse spararmi o che il complice potesse colpirmi. Avevo appena iniziato la colluttazione con lui quando davanti al negozio è passato un amico carabiniere. E’ stato un attimo – continua Marco – ci siamo guardati e ci siamo capiti al volo. Lui ha proseguito come se non avesse visto niente e io mi sono arreso dicendo al ragazzo che gli avrei consegnato tutto. In cuor mio – continua il gioielliere – avevo capito che l’amico carabiniere stava chiamando i colleghi e che il loro arrivo sarebbe stata questione di attimi». I due banditi si sono però accorti del passante, ma Marco Chirigoni li ha tranquillizzati. Poi, l’arrivo dei carabinieri di Budoni e il maresciallo Lombardi con i colleghi che hanno placcato il primo dei banditi in strada e poi il complice, che armato di pistola si era rifugiato in bagno, è stato ammanettato alla grata della finestra. «Rivedo tutto come in un film – commenta a freddo Marco Chirigoni –. Non avrei mai immaginato di rivivere la brutta avventura. Ma basta subire mi sono detto, anche se ripensandoci, ho corso un grosso rischio visto che l’arma non era proprio un giocattolo e sarebbe potuta finire in tragedia».

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