La Nuova Sardegna

BITTI. Mentre si parte con i lavori di ripristino dei danni causati dall’evento Cleopatra nella Bitti-Sologo con la realizzazione dei due bay-pass e risanamento degli altri tratti danneggiati, ecco un’altra gradita notizia, soprattutto per le comunità dell’Alto Nuorese, ma non solo, sempre nell’ambito della viabilità.

Si tratta dell’imminente apertura, dopo il collaudo, della strada che collega Bitti con la Abbasanta-Buddusò-Olbia, realizzata dall’ex-comunità montana delle Baronie in proseguimento, nel versante opposto, della Bitti-Sologo.

E’ il caso di dire “finalmente”, dopo lunghi anni di attesa. L’importante arteria, presa in carico dalla Provincia, parte dalla strada di circonvallazione a monte del paese, che agisce da raccordo fra le due arterie, consentendo un più facile accesso verso il sassarese e il nord Sardegna. Sono 22 chilometri, articolati in quattro spezzoni, che uniscono il centro abitato con la Abbasanta-Buddusò-Olbia per un importo complessivo di poco meno di 26 milioni di euro.

Il primo tratto parte da località Bonu Caminu lungo 7 chilometri, sino alla rotatoria di San Giovanni, incrocio con la statale 389, nell’Altopiano di Bitti. Il secondo tratto, invece, ha investito delle modifiche sulla 389, mentre il terzo è ricaduto, con importanti modifiche sul tracciato lungo circa 9 chilometri nella provinciale 15, direttiva per Osidda, e il quarto parte dalla rotatoria di Usanis, dove è stato realizzato un viadotto sul fiume Tirso, al collegamento di Sa Rocca.

E’ una grande conquista, in quanto si è di fronte a due importanti arterie che rendono più agibile il traffico aprendo delle importanti porte, in tutte le direzioni, e non solo, al centro-nord Sardegna, con la Bitti-Sologo che si collega con la Abbasanta-Olbia e la nuova arteria che si innesta con la Abbasanta-Buddusò-Olbia che a loro volta si incrociano con altre importanti strade provinciali e statali, compresa la quattro corsie Cagliari-Portotorres.