La Nuova Sardegna

ARITZO. Barbagia ancora in festa per il carnevale. Mentre ad Aritzo è stata la giornata della Pentolaccia in bici, grazie alla collaborazione de su Tzilleri de su poeta di Toto Mereu e l’associazione culturale eventos, a Desulo è andata in scena su Vrognaccariu, ovvero la corrosiva narrazione di un evento, articolato con discesa del comitato san Sebastiano in versione matrimonio tradizionale. Ad Aritzo bilancio lusinghiero, per questo carnevale, sia grazie alle maschere tradizionali, su Mamutzone e gli altri camuffamenti, che a quelle allegoriche. E la conclusione con la Pentolaccia in bici ha rappresentato la ciliegina sulla torta. Alta euforia anche a Desulo, dove per le vie del paese una folla immensa ha seguito il carretto dove erano trasportati gli sposi “Peitrottu” e “Ispunciera”, accompagnati da improbabili cantori di versetti in rima allegorici. Il centro abitato si è ritrovato quindi invaso di figuranti in costume tradizionale o con l’abito di velluto che seguiva le gesta dell’inammissibile coppia, in un matrimonio basato su interesse e rime al vetriolo. Imperdibili Soboi Zanda, Cosimo Casula Mommeddu, Tonino Deidda in versione Nonna, Soboeddu Vrore e soprattutto Sebastiano Floris, prelato d’occasione incaricato di celebrare le indefinibili nozze. E in un turbine di applausi e risate, sono state recitate le poesiole composte per l’occasione. All’evento ha assistito tutto il paese, con in testa il sindaco Gigi Littarru. «Da qualche anno – dice – il paese ha recuperato il gusto del carnevale. Si è partiti coni carri allegorici di circa sei anni fa, migliorando il tutto grazie alla grande partecipazione popolare. Ora, grazie al comitato San Sebastiano, è stato riscoperto su Vrognaccariu, recuperando ritualità e cultura». (g.m.)