La Nuova Sardegna

Nuoro

Oggi i funerali del giovane ucciso dalle esalazioni

di Claudia Carta
Oggi i funerali del giovane ucciso dalle esalazioni

Dissipati anche gli ultimi dubbi sulle cause del decesso dell’allevatore La commozione dei conoscenti e il ricordo del sindaco Roberto Congiu

27 febbraio 2014
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JERZU. Verranno celebrati stasera, alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di Sant’Erasmo, a Jerzu, i funerali di Luigi Mulas, il giovane allevatore di 35 anni trovato morto martedì mattina nella casa di campagna di proprietà della famiglia, in via Buoncammino, a Cardedu. L’esame autoptico sul corpo del ragazzo, previsto per il primo pomeriggio di ieri e affidato al medico legale Roberto Marcialis, è invece slittato di ora in ora e ancora in tarda serata non se ne conosceva il responso. L’autopsia servirà a sciogliere ogni eventuale riserva sul decesso del ragazzo rimasto verosimilmente intossicato dal monossido di carbonio sviluppatosi dal grande fornello a gas su cui stava preparando la ricotta. «Il monossido – spiega l’endocrinologo di Jerzu, Marco Orrù – è un gas incolore e inodore che ha un’affinità molto maggiore, rispetto all'ossigeno, con l’emoglobina presente nei globuli rossi del sangue. L’emoglobina è il trasportatore di ossigeno nei tessuti, tuttavia il monossido – se respirato – si lega all'emoglobina, scalzando l’ossigeno, e la fissa. Da qui l’intossicazione che può portare alla morte se non si interviene in tempo». Nel caso di Luigi Mulas, il tempo è stato decisivo. Solo, nell'abitazione di Cardedu, non si è reso conto di nulla. Rovesciandosi, ormai addormentato, dalla sedia in cui era seduto, accanto alla caldaia con la ricotta, si è accasciato di lato sul pavimento, riportando nel cadere anche una forte contusione al setto nasale. È stata la cognata, Roberta Marongiu originaria di Cardedu, ma residente a Jerzu che, insieme al figlio Matteo, l’ha trovato ormai senza vita. La macabra scoperta martedì mattina intorno alle 8: a fronte di continue telefonate senza risposta, la donna si è recata nella casa di via Buoncammino. Vedendo la macchina di Mulas parcheggiata sul posto e trovando ancora tutto chiuso, ha subito pensato al peggio. I fatti le hanno tristemente dato ragione. «Lo incontravo ogni giorno – ha commentato Roberto Congiu, sindaco di Jerzu –. Dispiace davvero tanto assistere impotenti a morti come questa, soprattutto quando è un ragazzo così giovane a perdere la vita mentre svolge il suo lavoro. Devo dire che in questi ultimi anni, Jerzu ha pagato un prezzo altissimo in termini di giovani vite spezzate, sia pure con modalità e per cause diverse tra loro».

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