La Nuova Sardegna

Nuoro

Depuratori, è emergenza ambientale

di Tiziana Simula
Depuratori, è emergenza ambientale

Tavolo della Provincia per fare il punto su danni a strade e infrastrutture. Deriu: «La bomba ecologica è innescata»

17 gennaio 2014
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NUORO. Non solo strade interrotte, ponti collassati, infrastrutture danneggiate: la furia devastatrice dell’alluvione del 18 novembre, fa scattare anche l’emergenza ambientale, con depuratori messi fuori uso e ripristinati con interventi “al limite”, per fronteggiare l’urgenza.

«La bomba ecologica è innescata», è stato l’allarme lanciato dal presidente della Provincia, Roberto Deriu, a conclusione del tavolo che si è riunito ieri mattina per discutere delle problematiche ambientali ed esaminare la situazione del servizio idrico e della viabilità, fortemente compromessa dal ciclone. Tavolo che ha visto riuniti nel palazzo di piazza Italia, i sindaci dei comuni danneggiati, il Prefetto di Nuoro, i rappresentanti di Abbanoa e dell’Anas e il Genio civile, in rappresentanza dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici.

«Il sistema di depurazione colpito dall’alluvione è stato ripristinato in modo emergenziale e non è in grado, in questo momento, di sopportare sovraccarichi. L’arrivo della prossima stagione estiva pone un problema serio e fa emergere una nuova criticità di tipo ambientale. Su questo fronte l’attenzione della Provincia e dei sindaci dei comuni interessati sarà massima», ha detto Deriu, al termine dell’intervento dei rappresentanti di Abbanoa, i quali hanno illustrato le operazioni di ripristino attuate. «Interventi al limite», hanno detto. Sistemazioni tampone, ai quali dovranno però seguire lavori molto più importanti. Esiste insomma un pericolo per l’ambiente. E Provincia e Comuni annunciano che vigileranno attentamente sulla minaccia che incombe nel territorio.

«Eseguita la messa in sicurezza idraulica e la chiusura di argini nell’emergenza, ora dovrà essere rivolta la massima attenzione alle opere di difesa», ha spiegato Salvatore Spanu, del Genio civile.

Altro malumore emerso dal tavolo, riguarda il ripristino della viabilità provinciale, la cui competenza è passata in capo all’Anas, con la nomina del presidente Pietro Ciucci in qualità di commissario delegato per gli interventi di ripristino. Ma ieri anche questa certezza è venuta meno: il commissario non ha ancora strumenti per poter decidere e operare. «L’ordinanza non ha stabilito i soggetti attuatori per ripristinare i danni», ha detto Enrico Atzeni dell’Anas, riferendo che proprio per ieri era previsto un incontro col ministro, per parlare dell’alluvione. «C’è troppa leggerezza nel gestire questa emergenza, con strade che dopo due mesi sono ancora chiuse – ha denunciato il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini – Il territorio è stato spogliato dalla competenza per darla a un commissario che non ha ancora competenza». Protesta ribadita dai vari sindaci presenti, dall’Unione dei comuni e dal presidente del comitato spontaneo Bitti-Sologo, tutti hanno sollecitato l’Anas a rivendicare risposte certe dal governo e a procedere celermente con la sistemazione della viabilità.

«Spero che il ministro metta in cantiere un cronoprogramma», ha sottolineato il vice prefetto Pietro Pintori.

«Risultano evidenti le difficoltà espresse dall’Anas che ha chiaramente riferito il fatto che in questo momento non sono ancora state definite le competenze e gli strumenti in mano al proprio presidente Pietro Ciucci come commissario per la ricostruzione delle strade provinciali, ed è dunque impossibile stabilire in che modo e con quali risorse si procederà ai lavori», ha sottolineato il presidente Roberto Deriu. Che ha riconvocato il tavolo nei prossimo giorni, «appena si avranno notizie in merito». Annunciando azioni se la situazione non si sbloccherà al più presto. «Nel caso in cui il governo non ci dia indicazioni su come procedere, saremo costretti ad intervenire in modo più forte, e ad avviare, se necessario, una protesta insieme ai sindaci dei comuni colpiti», ha detto.

Intanto proseguiranno anche nei prossimi giorni i sopralluoghi già avviati dall’Anas martedì scorso, insieme ai tecnici e ai dirigenti della Provincia. «Le priorità saranno stabilite insieme alla Provincia e ai Comuni – ha precisato Enrico Atzeni – , senza nessuna prevaricazione da parte dell’Anas, ma in maniera concorde con i territori».

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