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Nuoro

Oliena, petizione contro Abbanoa: «Sì alla scissione»

Oliena, petizione contro Abbanoa: «Sì alla scissione»

OLIENA. Non accenna ad attenuarsi la rabbia degli olianesi contro Abbanoa e continua la lotta per rivendicare i diritti alla sovranità gestionale di un bene vitale e primario come l’acqua. La...

23 marzo 2013
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OLIENA. Non accenna ad attenuarsi la rabbia degli olianesi contro Abbanoa e continua la lotta per rivendicare i diritti alla sovranità gestionale di un bene vitale e primario come l’acqua. La protesta scatenatasi gli ultimi giorni contro l’ente per i disservizi e disagi a cui sono sempre più spesso costretti gli olianesi, diventa reale e dalle parole si passa ai fatti con la promozione, da parte di un comitato spontaneo di cittadini, di una raccolta firme. Una sorta di referendum popolare «per uscire – dicono – completamente dall’amministrazione fallimentare di Abbanoa e dare un nuovo assetto gestionale alle risorse idriche del territorio con una gestione diretta da parte del comune di Oliena o di un consorzio di comuni».

«Stiamo valutando e studiando nel dettaglio tutti i criteri e riferimenti di legge che possano permettere la scissione del comune di Oliena da Abbanoa – fa sapere Antonio Putzu, consigliere di opposizione – e stilando una serie di motivazioni e di proposte fattibili da presentare ai nostri cittadini, affinché ci si renda conto di quanto il bene “acqua” possa anche essere una preziosa fonte di economia reale, oltreché un bene vitale». Incalza Putzu: «Il territorio di Oliena è ricchissimo di risorse idriche ma, la gestione è pessima, e gli investimenti per la ristrutturazione delle tubature e gli impianti idrici sono pari allo zero». Secondo il gruppo di protesta, una buona gestione, potrebbe garantire un approvvigionamento decente anche per i paesi della Baronia, ancora oggi condannati ad usufruire dell’acqua del Cedrino, vera e propria fogna a cielo aperto.

«Inoltre Abbanoa – aggiunge Putzu – anziché ragionare sull’unico reale e valido investimento, che appunto è l’acqua, continua a produrre debiti su debiti». (n.mugg.)

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