La Nuova Sardegna

Nuoro

Da 500 a 85: crollano le compravendite

di Valeria Gianoglio
Da 500 a 85: crollano le compravendite

I dati dell’osservatorio dell’Agenzia delle entrate: brusco calo delle trattative anche se i prezzi medi sono scesi

02 febbraio 2013
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NUORO. Negli anni d’oro, erano circa 500 all’anno. Nelle ultime rilevazioni del 2012, nella sola Nuoro città, le compravendite immobiliari, sono scese ad appena 85 in un semestre. Un crollo precipitoso. Una vera miseria, che sta facendo annaspare le imprese edili, le agenzie immobiliari, le ditte di arredamento, e tenendo un intero settore con il fiato sospeso in attesa che arrivino tempi migliori.

Le ultime statistiche provinciali del mercato immobiliare residenziale elaborate dall’apposito osservatorio dell’Agenzia delle entrate, rivelano, insomma, quello che il senso comune e le chiacchiere da bar avevano già abbondantemente registrato: nel capoluogo barbaricino, quanto a case, non si batte chiodo. È difficilissimo venderle, quantomeno a un prezzo dignitoso, è altrettanto complicato acquistarle, soprattutto a un prezzo alla portata delle tasche ai tempi della crisi. Ottantacinque, dunque, appena 85 compravendite registrate all’Agenzia delle entrate, non si vedevano forse neanche nell’immediato secondo Dopoguerra. E c’è stato un calo ulteriore del 24,6 per cento rispetto al semestre precedente, mentre le quotazioni a metro quadro sono calate anch’esse, ma in misura percentuale minore: sono scese, infatti, solo dell’1,4 per cento.

A Nuoro città, la quotazione media a metro quadro delle case è di 1500 euro. In media, dunque, una casa di 90 metri quadri, costa 135mila euro. Ma ovviamente ci sono diverse oscillazioni tra un quartiere e l’altro. Comprare un appartamento al corso Garibaldi, ad esempio, costa ancora mediamente di più rispetto a zone di estrema periferia: nel primo caso, infatti, il prezzo si aggira sui 1750 euro al metro quadro – ed è la cifra media più alta che c’è a Nuoro – mentre, giusto per fare un esempio, chi ha comprato nella zona compresa tra piazza Su Connottu e via Ballero, ha speso una media di 1300 euro al metro quadro. In quest’ultimo caso conta, infatti, il fatto che molto probabilmente si è trattato di case da ristrutturare, visto che si tratta di un rione storico, che pullula di edifici dal fascino antico ma bisognosi anche di lavori. Di meno, si spende soltanto comprando a Testimonzos, e sicuramente non è un caso visto che si tratta di un rione abusivo, che da anni cerca di ottenere un pieno riconoscimento da parte del Comune, con annesse infrastrutture. Ma proprio avant’ieri, la vicenda che lo riguarda, è approdata in tribunale perché c’è una sentenza da rendere esecutiva che riguarda la confisca di 77 proprietà in quella zona.

Il dato più rilevante, e per certi versi anche più sorprendente, è invece il “più 9,2 per cento” di compravendite immobiliari registrato nel rione di Ugolio. Chissà, forse anche la vicinanza di uno dei più bei polmoni verdi di Nuoro, ovvero la pineta più amata dai podisti e dai cani, avrà esercitato una certa attrattiva. Così come la nascita di diverse nuove attività commerciali e servizi. La zona dell’ospedale San Francesco registra anche quotazioni medie per metro quadro superiori a molte altre zone di Nuoro: viaggia più o meno intorno ai 1600 euro al metro quadro. Ma la situazione generale delle compravendite immobiliari resta comunqhe molto difficile. Lo sa bene Alessandro Prina, responsabile provinciale della Fiaip, il sindacato degli agenti immobiliari, e componente dell’osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle entrate – che annovera, anche come componenti esterni l’agronomo Enzo Ibba, l’ingegnere Paolo Marras, e il geometra Laura Schintu. «Il mercato immobiliare a Nuoro e provincia è statico – spiega Prina – siamo tornati alla situazione della fine degli anni Novanta. L’unica differenza è che ora le famiglie che hanno investito nell’immobiliare hanno molte difficoltà a rivendere le case, e sono costrette a svenderle, anche se Nuoro città, da questo punto di vista, è restìa. Non c’è equilibrio tra domanda e offerta. Come Fiaip a Roma abbiamo presentato una proposta per superare questo momento. Speriamo che la politica ci venga incontro».

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