La Nuova Sardegna

Nuoro

Orosei, spara contro un ragazzino che fa scoppiare petardi

di Angelo Fontanesi
Orosei, spara contro un ragazzino che fa scoppiare petardi

Il quattordicenne colpito alla coscia è vivo per miracolo. Il feritore è un anziano di 85 anni: «Quei giovani mi disturbavano»

27 dicembre 2012
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OROSEI. Un centimetro ha fatto sì che la vigilia di Natale di festa a Orosei non si trasformasse in una tragedia tanto assurda quanto atroce. È appena un centimetro, infatti, la distanza rimasta tra un pallettone che ha colpito il 14enne oroseino M.S. alla coscia e la sua arteria femorale. Un centimetro che gli ha salvato la vita. E che ha salvato in qualche modo anche la vecchiaia al suo feritore: G.M., nato 85 anni fa a Orosei, pensionato dopo una vita da mastru 'e muru e una passione sviscerata per la caccia.

L'assurdo incidente è avvenuto verso le 18 di lunedì in una della più belle vie del centro storico oroseino. In quella via Josto dove si affacciano ingressi di case storiche e nobiliari come quella di Don Nanni Guiso che pochi anni prima di morire mobilitò il vicinato con una delle sue iniziative a favore del bello, piantando a ogni uscio di casa una pianta di rose rampicanti. Così ora via Josto è anche un po’ via delle rose, uno scorcio architettonico troppo bello per diventare una assurda scena del crimine. Eppure solo una fortuita coincidenza ha evitato che ciò accadesse. Stando alle testimonianze sinora raccolte dai carabinieri di Orosei che stanno svolgendo le indagini, i fatti sarebbero andati pressoché in quest'ordine: verso le 18 della vigilia di Natale, già infastidito da precedenti incursioni di un gruppetto di adolescenti impegnati nella non meritoria pratica di scoppiare petardi, all'ennesimo botto, G.M., ormai accecato dalla rabbia, avrebbe imbracciato il suo fucile da caccia calibro 12 legalmente detenuto e appena uscito dalla porta di casa sua in via Josto avrebbe esploso una fucilata per mettere in fuga gli insopportabili monelli.

«Ho sparato in aria in un raptus di disperazione – avrebbe detto l'uomo sentito dai carabinieri alla presenza del suo legale di fiducia, l'avvocato Giovanna Serra –. Erano giorni che scoppiavano petardi davanti alla mia casa, dove abito con mia moglie che sta male perché cardiopatica». Questa la giustificazione del pensionato. Che a dire il vero non collima del tutto con quanto appurato dagli investigatori. Almeno per quanto riguarda la balistica: l’uomo ha detto di avere sparato in aria, ma due pallettoni della rosata esplosa dal feritore hanno colpito alla coscia il ragazzo e gli altri, dopo aver fischiato accanto alle sagome di altri due minorenni in corsa, sono andati a conficcarsi sul muro della via perpendicolare, a circa 50 centimetri di altezza. C'è del resto da tenere conto anche dell'età dello sparatore, probabilmente non più in grado di gestire con fermezza il rinculo dell'arma. Il fatto è comunque gravissimo e ha rischiato di stroncare la vita ad un quattordicenne, magari un po’ troppo vivace, ma né più né meno di quasi tutti i suoi coetanei.

Il ragazzo, pur se ferito, è riuscito insieme ai suoi due compagni ad arrivare al vicino poliambulatorio di piazza Sas Animas. Da qui l'autoambulanza del 118 di Orosei l'ha trasportato con urgenza all'ospedale San Francesco di Nuoro dove è stato operato. Le sue condizione fortunatamente non destano preoccupazione è già oggi potrebbe far rientro a casa sua.

Intanto il sostituto procuratore della Repubblica di Nuoro Luca Forteleoni, che ha coordinato da subito le indagini, non ha rilevato volontà omicida nel pur sconsiderato gesto del vecchio pensionato, denunciandolo a piede libero per lesioni gravi e per gli altri reati conseguenti all'uso improprio della sua arma da fuoco. Arma che gli è stata ovviamente sequestrata.

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