La Nuova Sardegna

Nuoro

Bracconaggio sull’Ortobene: due denunce

Bracconaggio sull’Ortobene: due denunce

Fermati vicino a un cinghiale appena ucciso il capogruppo del Pd e un imprenditore di Oliena

23 settembre 2012
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di Tiziana Simula

NUORO. Da cacciatori a preda. Questa volta nella trappola ci sono finiti loro, un consigliere comunale di Nuoro, Antonello Canu, 53 anni, capogruppo del Pd, medico, e un imprenditore di Oliena, Salvatore Bassu, 62 anni, denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria per bracconaggio in tempo e zona di divieto. Gli agenti del corpo forestale della stazione di Nuoro e del nucleo investigativo di polizia giudiziaria, li hanno scoperti «in flagranza di reato» dopo aver abbattuto illegalmente un cinghiale. Ucciso non solo in un periodo in cui la caccia è chiusa ed è quindi proibito esercitare l’attività venatoria, ma anche in una zona dove vige il divieto: l’oasi di protezione faunistica del Monte Ortobene. I due cacciatori sono rimasti incastrati nella rete dei controlli del corpo forestale, che da tempo tenevano d’occhio la zona di Caparedda, dove è stato scoperto, appunto, l’episodio di bracconaggio. La denuncia è scattata venerdì notte, intorno alle 21, durante un servizio antibracconaggio attivato dal corpo forestale proprio per contrastare l’attività illegale delle doppiette, diffusa anche sul Monte Ortobene, nonostante sia un’area protetta. Gli uomini del corpo forestale e del nucleo investigativo di polizia giudiziaria vigilavano da circa un mese, in particolare, nella zona di Caparedda, dove erano state trovate tracce nelle poste lasciate dai bracconieri, e da dove erano stati sentiti più volte i colpi di fucile. Gli agenti hanno così dato il via all’attività investigativa e agli appostamenti, aspettando pazientemente il momento giusto per uscire allo scoperto e bloccare la caccia illegale. Momento arrivato due notti fa, quando hanno fermato in flagranza di reato i due cacciatori di Nuoro e Oliena. Sequestrato il cinghiale appena abbattuto insieme alle loro armi, detenute legalmente, i due sono stati denunciati a piede libero. Canu, interpellato, ha preferito non fare dichiarazioni in merito alla vicenza.

In una nota, il Corpo forestale fa sapere che «il servizio antibracconaggio ha visto impegnato il personale per tutto il periodo estivo, consentendo di raggiungere ottimi risultati in termini di prevenzione e di repressione, l’ultimo dei quali, il 2 settembre scorso, sul Montalbo di Siniscola, con il fermo di un altro bracconiere».

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