La Nuova Sardegna

Nuoro

La raccolta di firme contro Abbanoa parte da Macomer

di Paolo Maurizio Sechi
La raccolta di firme contro Abbanoa parte da Macomer

Gazebo e banchetti nelle principali piazze dell’isola La Cisal: hanno soldi per i dirigenti ma non per i lavoratori

19 settembre 2012
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MACOMER. Partiranno dal centro Sardegna le manifestazioni contro Abbanoa, con prima tappa ai primi di ottobre a Macomer. Sono quelle promosse dal segretario regionale della Cisal-Federenergia Alberto Gessa contro il dissesto dell’ente. Saranno allestiti gazebo e banchetti nelle principali piazze dei centri isolani per la raccolta di firme per cambiare gli amministratori di Abbanoa da parte della Regione o per individuare un nuovo ente di gestione. La settimana scorsa a Macomer, nei locali di Abbanoa, si è tenuta una assemblea dei lavoratori del gestore idrico per affrontare i problemi che da anni provocano malcontento tra i dipendenti con conseguenti ripercussioni sulla garanzia del servizio. Abbanoa negli ultimi anni è stata l’azienda isolana che ha ricevuto più reclami da parte degli utenti e spesso senza risposte, inoltrati anche dalle associazioni di consumatori. La precarietà organizzativa dell’ente e il malessere tra i dipendenti causato da carichi di lavoro, provvedimenti disciplinari, ritardi nel pagamento delle spettanze, mancato aggiornamento dei livelli, trasferimenti e l’impiego di personale specializzato come i fontanieri che vengono spesso utilizzati nella lettura dei contatori oltre alle carenze e alla mole di lavoro del settore commerciale e amministrativo, hanno creato questa forte situazione di disagio che purtroppo si riflette sull’utenza. Sono diversi i casi di bollette pazze, ritardo di anni nella fatturazione e disservizi vari anche nelle riparazione delle condotte. «È incredibile che una società in crisi non trovi i soldi per pagare i dipendenti ma pagghi regolarmente gli straordinari alle figure apicali – sostiene Alberto Gessa -. Ora è il momento di intervenire con forza per far fronte a questa preoccupante situazione e partiremo proprio da Macomer».

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