La Nuova Sardegna

NUORO. Continua l’agonia del campo scuola comunale di Nuoro e dell’atletica leggera nuorese. Dopo l’annullamento del meeting internazionale Memorial Delogu, la manifestazione sportiva più importante in città e nel territorio, l’utilizzo agonistico della struttura viene ancora rinviato. L’impianto, unica struttura per la pratica dell’atletica in città e per molto tempo punto di riferimento per l’attività su pista dell’intero territorio e a livello regionale, continua la sua mesta e dolorosa decadenza. Alla presenza del presidente della Fidal Sardegna, Sergio Lai, di Giancarlo Mori Ubaldini, responsabile nazionale impianti della stessa federazione (delegato alla verifica della regolarità e funzionalità delle strutture), dell’assessore comunale allo sport Leonardo Moro (accompagnato dai responsabili tecnici del suo assessorato), del gestore della struttura, del presidente della Federatletica provinciale Gianni Usala e di alcuni dirigenti di società locali di atletica, poco tempo fa si è svolto l’atteso e concordato sopralluogo per verificare se erano stati adottati gli opportuni interventi (precedentemente segnalati dalla stessa federazione al Comune) perché l’impianto potesse ottenere l’omologazione e permettere la regolare disputa delle gare. Fiducioso il giudizio di Sergio Lai: «Non sono un tecnico ma abbiamo constatato che la struttura ancora non è a norma e ancora non si può omologare. Il responsabile impianti, Mori Ubaldini ha dato opportuni consigli ai tecnici comunali. Molto critico, invece, il presidente della Fidal provinciale, Gianni Usala: «Le manifestazioni programmate a Nuoro a settembre e ottobre verranno spostate a Orani. Da rappresentante provinciale della Federatletica mi viene da sottolineare la superficialità e la sufficienza con la quale l’amministrazione comunale di Nuoro ha affrontato il problema. Non c’è stata una pur minima variazione delle condizioni che hanno portato alla sospensione dell’omologazione dell’impianto 15 mesi fa. Purtroppo devo constatare che gli ultimi anni del mio pluriennale mandato di massimo responsabile provinciale dell’atletica coincidono con un aggravamento delle condizioni di fruibilità dell’unica struttura cittadina per la pratica di questa disciplina».