La Nuova Sardegna

Nuoro

il CASO

I disabili alla disperazione: da tre mesi senza fondi

di Antonio Bassu
I disabili alla disperazione: da tre mesi senza fondi

NUORO. Gli svantaggiati e i portatori di handicap che godono del sussidio regionale che fa riferimento alla legge 162, sono alla disperazione. Da tre mesi non ricevono neppure un euro. Senza soldi,...

21 giugno 2012
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NUORO. Gli svantaggiati e i portatori di handicap che godono del sussidio regionale che fa riferimento alla legge 162, sono alla disperazione. Da tre mesi non ricevono neppure un euro. Senza soldi, almeno per alcuni, si rischia di rendere difficile la loro sopravvivenza. Molti disabili devono essere accuditi in tutto e per tutto da un familiare o da una persona esterna, regolarmente retribuita, che si occupa solo ed esclusivamente dell’assistito. In qualche caso lo si deve anche accompagnare in auto in palestra o in piscina, presso le quali sottoporsi a specifici esercizi fisici per evitare che si atrofizzino gli arti. Dunque hanno necessità di avere a disposizione una macchina con autista per andare e venire da casa fino agli impianti sportivi. E per questo semplice trasferimento, se non c’è un familiare che provvede, occorre pagare la persona che si fa carico di garantire il servizio.

In altri casi i badanti o le badanti, devono assolvere, in casa, alle varie forme di assistenza nei confronti di chi è immobile a letto o fa fatica a deambulare. I fondi regionali della legge 162 servono alle famiglie dei disabili più gravi per tenerli in vita, assisterli, curarli e per evitare in qualche caso di abbandonarli in cliniche che non garantiscono loro la migliore assistenza. Da qui la necessità di destinare il contributo finanziario alle famiglie, tramite i servizi sociali dei comuni, delegati, nello specifico, a tenere i contatti e a fare i necessari controlli socio-sanitari. I nuclei più severamente penalizzati sono quelli che hanno la residenza nei paesi come Orgosolo, Orune, Oliena, Mamoiada, Orani e comunque del comprensorio barbaricino, dove la mancanza di mezzi economici fa sì che le situazioni diventino molto pesanti. In primo luogo perché la mancanza di lavoro complica notevolmente le cose e poi perché sul nucleo familiare incombono altri specifici adempimenti legati al vivere quotidiano.

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