La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuoro, medici a giudizio per omicidio colposo

di Kety Sanna
Nuoro, medici a giudizio per omicidio colposo

Due sanitari del San Francesco dovranno rispondere della morte di una donna di Fonni dopo un esame endoscopico

30 marzo 2012
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NUORO. Dovranno rispondere dell’accusa di omicidio colposo i due medici del San Francesco, Emilio Usula e Gisella Mastinu, rinviati a giudizio per la morte di una donna di Fonni, Giovanna Cugusi deceduta nei primi giorni di ottobre del 2006, dopo essere stata sottoposta a un esame endoscopico nel nosocomio cittadino. Il gup del tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella, ha accolto la richiesta formulata dal pubblico ministero Andrea Schirra e la dichiarazione di costituzione di parte civile da parte dei familiari della pensionata attraverso gli avvocati Angela Nanni e Daniele Loi.

Il processo inizierà l’8 giugno. L’indagine un anno fa aveva sfiorato l’archiviazione.

In un primo momento, l’inchiesta aperta dall’allora sostituto procuratore Ornella Chicca a seguito della morte della donna, vedeva iscritti nel registro degli indagati ben 13 medici nuoresi. Ma a maggio dell’anno scorso la procura barbaricina aveva chiesto l’archiviazione contro la quale però avevano presentato formale opposizione i le legali della famiglia della donna. Il giudice aveva accolto solo in parte la richiesta del pm escludendo dalla vicenda 11 dei 13 medici indagati e chiedendo che per Usula (che eseguì l’esame endoscopico) e Mastinu si riformulasse il capo d’imputazione. Così, i due medici difesi dagli avvocati Maria Grazia Corrias e Ivano Iai, l’8 giugno dovranno comparire davanti al giudice. La donna era entrata in coma due giorni dopo essere stata sottoposta ad Ercp, una sorta di endoscopia alle vie biliari, ed era poi deceduta senza mai riprendere conoscenza il 2 ottobre. Stando ai risultati dell’autopsia, Giovanna Cugusi sarebbe deceduta a causa di una pancreatite che nel giro di 48 ore aveva compromesso la funzionalità di tutti gli organi interni. Inoltre, sempre secondo la perizia effettuata dall’anatomopatologo Vindice Mingioni anche un tempestivo intervento chirurgico da parte dei medici nelle ore successive all’esame avrebbe avuto scarse probabilità di successo nell’evitare il decesso della donna. Tesi questa che non ha mai convinto i familiari della paziente. Giovanna Cugusi, 69 anni, era stata ricoverata il 21 settembre del 2008 per sottoporsi a un banale esame endoscopico in day hospital. Avrebbe dovuto essere dimessa il giorno dopo ma durante l’intervento, svoltosi in anestesia totale, qualcosa era andato storto. Nelle ore successive la pensionata era stata ricoverata prima in Malattie infettive e poi in Chirurgia. Il 23 settembre i medici avevano deciso di trasferirla in Rianimazione. Sottoposta a un disperato intervento il 2 ottobre era morta.

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