La Nuova Sardegna

Sbancamento a Tanca Rossa, la replica del Comune: «Lavori autorizzati»

Sbancamento a Tanca Rossa, la replica del Comune: «Lavori autorizzati»

Il Gruppo di intervento giuridico aveva chiesto chiarimenti per un cantiere aperto su una collina fronte mare

20 giugno 2014
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CARLOFORTE. I lavori in corso di svolgimento a Taccarossa sono autorizzati. E' questa la risposta del Comune di Carloforte, arrivata a stretto giro di posta, dopo che il Gruppo di intervento giuridico aveva chiesto chiarimenti su un cantiere aperto su una collina fronte mare, a nord del centro abitato, caratterizzati da un evidente sbancamento tra la macchia mediterranea. «Si tratta di un intervento di demolizione e ricostruzione di un fabbricato residenziale, con relative pertinenze, avente una volumetria complessiva di mc 804,92”, in zona F – turistica, del vigente strumento urbanistico comunale, nella fascia fra 150 e 1000 metri dalla battigia marina», hanno riferito dall'area tecnica comunale, precisando che «l’intervento è stato autorizzato con incremento volumetrico del 24,5%, in base al piano regionale per l’edilizia, con concessione edilizia, nullaosta paesaggistico del Servizio regionale tutela paesaggio, pareri favorevoli di Soprintendenza, Parco Geominerario e del Savi regionale».

Dunque, piaccia o meno, i lavori su cui è caduto il sospetto degli ambientalisti, nonostante il notevole sbancamento, sarebbero regolari. Ma le spiegazioni tecniche non hanno convinto molti lettori on line della notizia che, sul sito web del Gruppo di intervento giuridico, hanno postato commenti del tipo “abuso edilizio legalizzato” o domande quali »Ma che fine ha fatto la legge che vietava qualsiasi costruzione a meno di 300 metri dalla battigia?«, considerando la vicinanza dei lavori al mare. In proposito, la normativa è chiara: per le isole minori, come ha ricordato il responsabile de gruppo Stefano Deliperi, la zona di inedificabiltà parte da un minimo di 150 metri dalla battigia. (simone repetto)

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