La Nuova Sardegna

carbonia

Disagi e proteste al campo nomadi

Da Abbanoa stop alla fornitura: «Non manderemo i figli a scuola»

05 settembre 2013
2 MINUTI DI LETTURA





CARBONIA. Manca l'acqua al campo nomadi di Sirai, un elemento essenziale per cucinare ma anche per l'igiene personale e quella degli alloggi in cui vivono da oltre dieci anni. Così alcuni genitori hanno preso l'iniziativa di inviare una lettera aperta al Sindaco ed ai dirigenti degli istituti scolastici frequentati dai ragazzi rom. La lettera è arrivata alla direzione dell'Istituto comprensivo Pascoli ed alla Don Milani in gioco il diritto allo studio dei ragazzi che chiaramente non possono presentarsi in classe se le loro condizioni igieniche non sono decenti. «Dalla fine di maggio 2013 – scrivono i gentitori degli alunni – ci manca l'acqua che ci è stata tagliata senza preavviso da Abbanoa, viviamo in questo campo dal 2003, qui ci aveva sistemato l'allora sindaco Salvatore Cherchi e da allora siamo di fatto residenti a Carbonia ed i nostri figli, come quelli degli altri residenti, frequentano le scuole pubbliche della città. Nessuno ci ha mandato un preavviso per la chiusura della fornitura e malgrado le nostre proteste questa estate tutti quanti abbiamo dovuto usufruire dell'acqua che gli operai del comune ci portano in serbatoi di fortuna con tutto quello che questo fatto comporta in termini di igiene pubblica sia per gli adulti come, in modo ancora più preoccupante per i minori che sono numerosi. Abbiamo manifestato nel giugno del 2012 per ottenere che le nostre condizioni migliorassero ma nonostante le promesse nulla è cambiato anzi, adesso la situazione è peggiorata rispetto a prima». I figli dei Rom sono nati nel comune di Carbonia e per quanto lo ius soli non sia valido in Italia si possono definire italiani e stanziali e non nomadi. Il campo attuale sorge in una zona ex mineraria con tutto quanto comporta una situazione di questo tipo. Nel 2003 la sistemazione era stata definita provvisoria ed era stata promessa una sistemazione più favorevole entro tempi ragionevoli.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative