La Nuova Sardegna

CARLOFORTE. Il "Palapaize" deve essere smontato quanto prima. Lo ha intimato il Servizio tutela paesaggio e vigilanza della Regione Sardegna al Comune di Carloforte, in merito alla rimozione dell'imponente struttura per gli spettacoli, allestita in occasione dello scorso Girotonno e dei concerti estivi all'interno del vecchio campo sportivo Pino Solitario.

Sulla base delle autorizzazioni paesaggistiche concordate, avrebbe dovuto essere smontata entro il 30 settembre. Il Comune, aveva chiesto però una proroga di sei mesi rispetto a quella data, anche per permettere lo svolgimento nella struttura del concerto di Gianni Morandi del 30 ottobre (poi tenutosi sul lungomare). Ma il Servizio regionale di tutela paesaggistica aveva seccamente respinto la richiesta, sostenendo come non vi fosse alcuna possibilità di proroga. Messa in discussione per vizi burocratici anche la precedente autorizzazione, indicata come "strettamente temporanea" per il forte impatto paesaggistico e visivo della struttura.

Il Servizio regionale di tutela paesaggistica aveva ricordato inoltre che deve ancora essere accertata la compatibilità dei lavori di abbattimento del muro perimetrale del vecchio stadio, fatti l'anno scorso, nonchè "verificato l'interesse architettonico dei manufatti del campo sportivo", tra cui un'ampia base in cemento posizionata sopra la terra battuta.

Rilievi segnalati alla Procura della Repubblica di Cagliari dal Gruppo di intervento giuridico, che ha considerato l'allestimento per i concerti "abusivo, disinvolto e illegittimo", chiedendo agli organi competenti il rispetto delle norme e delle procedure.

Nell'ultimo consiglio comunale, la maggioranza del sindaco Simeone aveva approvato una variazione al bilancio per il completamento del Palapaize, impegnando in totale 388mila euro. La tensostruttura ad arco di 800 metri quadri, soprastante un palco di 400 metri quadri, e le tribune amovibili con una capienza di quasi 1500 posti a sedere, erano state prima noleggiate da ditte milanesi e romane per gli spettacoli del Girotonno, poi riscattate, su decisione della giunta comunale.