La Nuova Sardegna

Cagliari

A Sadali intrecciata una "corda manna" da record

Alessandro Bulla
La cordula da record
La cordula da record

Usate le interiora di 200 pecore per realizzare un cordula lunga 162,5 metri

16 agosto 2016
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SADALI. Tutti insieme appassionatamente per migliorare il record da guinness dei primati di 151,50 metri raggiunto lo scorso anno. Obiettivo centrato. Hanno, infatti, confezionato, con le interiora di oltre duecento pecore, una "treccia" (cordula) lunga centosessantadue metri e cinquanta centimetri, undici metri in più di quella del 2015.

«Una "corda manna" formata con un unico intreccio - precisa Ubaldo Meloni, sindaco di Sadali dal 2005 al 2010, uno degli organizzatori – del tutto originale, mai visto da nessun altra parte, di gran lunga diversa, pertanto, da quella confezionata ad aprile a Bortigali, lunga 175 metri, grazie alla quale il paese del Marghine si vanta di aver battuto il nostro record e di detenere il primato assoluto. Mi preme precisare, non per far polemiche, che la nostra cordula è difforme da quella di Bortigali e che il confronto non può essere equo».

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«A misurare "sa corda manna" e ad attestare il nuovo record è stato Franco Carcangiu, il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Esterzili. La misurazione è stata fatta alle 9 alla presenza di decine di persone tra le quali anche diversi turisti. Sa "corda" è stata tessuta con maestria da una ventina di persone che, alternandosi, hanno lavorato, a ritmo serrato, per circa quaranta ore, sotto lo sguardo vigile di Paolo Mura, noto Pallino, l’ideatore della manifestazione.

L’appuntamento gastronomico, giunto alla settima edizione, organizzato da un apposito comitato presieduto da Paolo Mura, con la collaborazione della pro loco e il contributo e il patrocinio del comune, ha richiamato nel paese della Barbagia di Seulo circa un migliaio di persone.

«L’evento costituisce, nonostante sia nato solo nel 2010, una nuova e importante attrattiva del paese delle acque conosciuto ed apprezzato per "is culurgionis", le grotte e la grande ospitalità». Dopo la misurazione "sa corda", uno piatti tipici della cucina povera sadalese, è stata infilata in sei spiedi rettangolari particolari, a cinque punte, lunghi 5 metri e larghi 50 centimetri, dimensioni ritenute ideali per favorire una cottura omogenea, appositamente ideati e progettati da Paolo Mura e realizzati da Mauro Carta un artigiano hobbista. La treccia è stata cucinata a fuoco lento, accesso alle prime luci dell’alba, alimentato esclusivamente da legna di leccio. Durante la cottura durata circa 4 ore, Giovanni Meloni 80 anni e Giovanni Loi 16 anni, il più anziano e il più giovane componente il comitato, seguiti con grande interesse da decine di persone, hanno dimostrato come si confeziona la treccia.

La manifestazione è stata animata dalla musica del duo "Ballusu antigusu" dall’esibizione di "S’urtzu, s’omadori e su pimpirimponi" la maschera tradizionale di Sadali e dall’apprezzata dimostrazione della ferratura dei cavalli da parte di un esperto maniscalco. Per l’occasione è stata anche organizzata una mostra mercato dei prodotti enogastronomici ed artigianali del territorio.

«Devo ringraziare gli organizzatori - dice Jonny Loi, il vice sindaco di Sadali - e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione. Abbiamo dimostrato di essere una comunità coesa, ospitale, capace di qualsiasi impresa». Tutti stanchissimi ma visibilmente soddisfatti gli organizzatori. Poco prima delle 14 è iniziata la degustazione. Tutti a tavola per gustare l’appetitosa e prelibata pietanza: 162,5 metri di genuinità, bontà e qualità.

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