La Nuova Sardegna

Cagliari

Falsi multimediali, chiuso il sito leader in Italia "dasolo.info": il "pirata" è di Iglesias

Falsi multimediali, chiuso il sito leader in Italia "dasolo.info": il "pirata" è di Iglesias

La piattaforma era usata giornalmente da decine di migliaia di visitatori, l'inchiesta è nata a Venezia dal nucleo di polizia tributaria

23 gennaio 2016
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VENEZIA. Il nucleo di polizia tributaria di Venezia ha chiuso l'accesso internet dall'Italia al sito 'dasolo.info', tra i più noti portali del 'falso multimediale' con server all'estero ma amministrato direttamente da italiani. Gli italiani che le fiamme gialle venete cercavano si pensava fossero a Venezia o negli immediati dintorni invece si è scoperto che una delle anime del sito è nella zona di Iglesias. L'unica denuncia che per ora è stata fatta è proprio nei confronti di un sardo residente in un paese dell'iglesiente .

Sul sito lanuovavenezia.it il resoconto della vicenda. Il provvedimento di sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica di Venezia, arrivato dopo le indagini condotte dalla Fiamme Gialle anche con l'ausilio tecnico della Fpm (Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale) e della Siae (Societ Italiana degli Autori ed Editori).

Decine di migliaia di visitatori usavano regolarmente ogni giorno la piattaforma digitale per scaricare musica, film, videogiochi, software e prodotti editoriali, sempre aggiornatissimi anche con le ultime uscite commerciali e in contemporanea con le anteprime cinematografiche e musicali.

Un portale di dimensioni tali da collocarsi, secondo le fiamme gialle, tra i leader nazionali nel settore con oltre 22mila accessi unici giornalieri e un guadagno approssimativo di oltre 250 dollari al giorno, generati dalle forme di pubblicità contenute nel sito e dalle donazioni dei visitatori (oltre l'85% di utenti italiani).

I finanzieri hanno segnalato all'autorità giudiziaria il responsabile della moderazione delle sezioni del forum, che provvedeva a caricare sulla piattaforma i contenuti illegalmente offerti al pubblico. "Per ora c'è una persona denunciata - è scritto nel sito del giornale veneto - probabilmente ce ne sarà un secondo - nella zona di Iglesias, Cagliari, in Sardegna. L'indagine è partita da Venezia perché si pensava che i gestori del sito fossero veneziani e invece le indagini sono arrivate in Sardegna. Potrebbero rischiare sanzioni e denunce anche i privati che scaricano materiale se viene provato che lo scopo del download è per fini commerciali".

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