Samatzai, all'operaio incatenato la solidarietà dei lavoratori Meridiana
Luciano Onnis
Un pilota e due assistenti di volo hanno fatto visita a Silvano Barabino che da quasi un mese vive incatenato ai cancelli Italcementi, fabbrica dove lavora in appalto la ditta che ha licenziato l'uomo
09 gennaio 2016
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CAGLIARI. Dopo la solidarietà degli operai Alcoa ed Eurallumina, Silvano Barabino riceve quella dei lavoratori Meridiana. Stamattina un pilota e due assistenti di volo hanno fatto visita all'ex operaio di Meccanica Costruzioni e di Abate Meccanica che da 27 giorni vive incatenato davanti ai cancelli dello stabilimento Italcementi di Samatzai.
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E lo farà a oltranza finché non avrà ottenuto il reintegro nel posto di lavoro. La vicenda che riguarda Barabino ha inizio nel 2006, quando viene licenziato da Meccanica Costruzioni. Nel 2011 Meccanica cede l'attività di Samatzai ad Abate. Entrambe sono ditte d'appalto all'interno di Italcementi. Nella cessione sono compresi tutti i lavoratori, ma non l'ex operaio 58enne. Che ora chiede di riavere il posto, forte anche di una sentenza del tribunale del lavoro di Cagliari del 5 giugno 2015 che prescrive il suo reintegro.
«Una sentenza non definitiva ma provvisoriamente esecutiva», hanno spiegato nei giorni scorsi gli avvocati dell'operaio incatenato. Intanto qualcosa si muove: il segretario regionale della Uilm, Alessandro Andreatta, annuncia che il caso di Barabino verrà discusso venerdì 15 gennaio 2016 alle 11 presso l'assessorato regionale al Lavoro a Cagliari. Al tavolo con l'assessore Virginia Mura parteciperanno lo stesso lavoratore, i vertici di Abate Meccanica e i sindacati di categoria.
