La Nuova Sardegna

Cagliari

sequestro in libia

Capoterra, ansia per Fausto Piano: «Siamo tutti preoccupati»

Fausto Piano, il tecnico di Capoterra rapito in Libia
Fausto Piano, il tecnico di Capoterra rapito in Libia

Il meccanico rapito nei pressi di Mellitah insieme ad altri tre colleghi era stato in paese nei giorni scorsi. Il sindaco: «Fausto è un gran lavoratore, una bravissima persona, siamo tutti preoccupati».

20 luglio 2015
1 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI.  Fausto Piano, uno dei quattro italiani sequestrati in Libia mentre lavorava per l'azienda Bonatti, è un meccanico di 60 anni.  A Capoterra, dove risiede, è molto conosciuto. Con lui sono stati rapiti anche Gino Tullicardo, Filippo Calcagno e Salvatore Failla.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:cagliari:cronaca:1.11808308:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2015/07/20/news/c-e-anche-un-tecnico-sardo-tra-le-quattro-persone-rapite-in-libia-1.11808308]]

Il figlio di Piano, che vive e lavora nel comune dell'hinterland cagliaritano, non parla nemmeno con gli amici, sono momenti di preoccupazione e tensione.

Nei primi giorni di luglio Fausto Piano si trovava in Sardegna, lo testimoniano le foto pubblicate sul suo profilo facebook. «Una vacanza per riposarsi qualche giorno - dice un concittadino che lo conosce - per poi ripartire per andare a lavoro nel nord Africa».

C'è molta preoccupazione nel centro Cagliaritano. «Speriamo che tutto si concluda per il meglio - sottolinea una vicina di casa - è una persona splendida».  «Fausto _ afferma il sindaco Francesco Dessì _ è un gran lavoratore, una bravissima persona, siamo tutti preoccupati, speriamo che li rilascino presto».

Il meccanico da molti anni lavora all'estero, e come città di residenza, nel suo profilo, ha infatti inserito Tripoli. «Ha fatto molto spesso il trasfertista - aggiunge una residente di Capoterra - lavorava come meccanico, lo stesso lavoro che fa il figlio».

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative