Capoterra, ansia per Fausto Piano: «Siamo tutti preoccupati»
Il meccanico rapito nei pressi di Mellitah insieme ad altri tre colleghi era stato in paese nei giorni scorsi. Il sindaco: «Fausto è un gran lavoratore, una bravissima persona, siamo tutti preoccupati».
CAGLIARI. Fausto Piano, uno dei quattro italiani sequestrati in Libia mentre lavorava per l'azienda Bonatti, è un meccanico di 60 anni. A Capoterra, dove risiede, è molto conosciuto. Con lui sono stati rapiti anche Gino Tullicardo, Filippo Calcagno e Salvatore Failla.
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Il figlio di Piano, che vive e lavora nel comune dell'hinterland cagliaritano, non parla nemmeno con gli amici, sono momenti di preoccupazione e tensione.
Nei primi giorni di luglio Fausto Piano si trovava in Sardegna, lo testimoniano le foto pubblicate sul suo profilo facebook. «Una vacanza per riposarsi qualche giorno - dice un concittadino che lo conosce - per poi ripartire per andare a lavoro nel nord Africa».
C'è molta preoccupazione nel centro Cagliaritano. «Speriamo che tutto si concluda per il meglio - sottolinea una vicina di casa - è una persona splendida». «Fausto _ afferma il sindaco Francesco Dessì _ è un gran lavoratore, una bravissima persona, siamo tutti preoccupati, speriamo che li rilascino presto».
Il meccanico da molti anni lavora all'estero, e come città di residenza, nel suo profilo, ha infatti inserito Tripoli. «Ha fatto molto spesso il trasfertista - aggiunge una residente di Capoterra - lavorava come meccanico, lo stesso lavoro che fa il figlio».