Carloforte, lo stadio Pino Solitario: dubbi degli ecologisti sulle demolizioni
Simone Repetto
Gruppo di intervento giuridico segnala che si tratta di un bene culturale e le norme escludono che possa essere distrutto
04 maggio 2015
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CARLOFORTE. “Sono autorizzati la demolizione dello stadio Pino Solitario e l'asfalto sulle stradine rurali di Carloforte?”. E' la domanda che si pone il Gruppo di Intervento Giuridico, non nuovo a porre l'attenzione su determinati lavori svolti nell'isola di San Pietro, circa la loro regolarità. L'associazione ecologista, stavolta ha preso di mira la parziale demolizione della recinzione del vecchio campo sportivo in terra battuta Pino Solitario, decisa dall'amministrazione comunale nell'ambito degli interventi in loco per consentire lo svolgimento dei concerti del prossimo Girotonno, e la parziale sistemazione di asfalto nella strada extraurbana in località Sabino.
“Abbiamo inoltrato agli enti competenti – ha detto Stefano Deliperi del Gruppo di Intervento Giuridico – una specifica richiesta di informazioni ambientali ed un'istanza di verifica dell'interesse culturale per il vecchio stadio Pino Solitario in corso di demolizione, oltre ad informare di tali lavori la Procura di Cagliari”. Per quanto riguarda lo stadio, risalente agli anni Trenta del secolo scorso, Deliperi ha posto la questione di considerare lo stesso come “bene culturale” ed ha ricordato che “fino al completamento della procedura di verifica dell’interesse culturale, i beni sono sottoposti a specifica disciplina normativa, tra cui il divieto di distruzione o danneggiamento”, mentre per il secondo intervento, ha evidenziato che “non si è a conoscenza di autori e finalità relativi ai lavori di asfaltatura della viabilità rurale al Sabino”.
Il Gruppo di Intervento Giuridico, in attesa delle verifiche sollecitate, ha chiesto “l'adozione di opportuni provvedimenti cautelari e sospensivi delle operazioni di demolizione dello stadio, al fine di evitare la distruzione o il danneggiamento del bene, e la sospensione della posa di asfalto, qualora non sia motivatamente autorizzata”.
