La Nuova Sardegna

Cagliari

Poligoni militari: «Per la Sardegna la partita è ancora aperta»

Poligoni militari: «Per la Sardegna la partita è ancora aperta»

Per l’assessore alla Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, l’equiparazione ai siti industriali è inaccettabile

12 agosto 2014
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CAGLIARI. «La Giunta non ritiene accettabile l'assimilazione dei poligoni militari alle aree con destinazione industriale. Continueremo in sede governativa a difendere la posizione della Sardegna, per noi resta una partita aperta. Non mancheranno interlocuzioni forti con il Governo per arrivare a una soluzione quantomeno accettabile per la nostra Regione».

A dirlo è l'assessore della Difesa dell'Ambiente Donatella Spano in riferimento all'approvazione alla Camera e al Senato del dl Competitività che equipara i poligoni militari ai siti industriali. La posizione della Giunta regionale è rimasta invariata nel tempo.

«Abbiamo seguito l'iter del dl - precisa la titolare dell'Ambiente - e ci siamo opposti sia in sede tecnica, sia in sede politica: abbiamo espresso con decisione il nostro orientamento nella Conferenza delle Regioni e nella Conferenza Stato-Regioni. In quell'occasione solo la Regione Friuli ha seguito la nostra posizione». Anche il governatore Pigliaru aveva inviato una nota al presidente del Consiglio Renzi, opponendosi alle soglie, aumentate di cento volte rispetto ai limiti in vigore. Analoga nota con la posizione della Regione era stata trasmessa a tutti i parlamentari sardi. La Sardegna, inoltre, ricorda ancora l'assessore Spano, non ha firmato l'accordo sulle servitù militari con il Governo nazionale.

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