La Nuova Sardegna

Cagliari

Fiera del tartufo, il Sarcidano è una piccola miniera

di Giancarlo Bulla
Fiera del tartufo, il Sarcidano è una piccola miniera

Degustazioni e mostra delle sette specie che i cercatori sanno trovare tra Isili, Laconi e Nurallao dove si tiene l’ormai apprezzata sagra

12 luglio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





NURALLAO. C’è grande attesa nel paese del Sarcidano che segna la linea di demarcazione tra le province di Cagliari e di Oristano e in quelli vicini, per uno degli appuntamenti più importanti dell’estate Nurallaese, la “fiera del tartufo di Nurallao” che si svolgerà domenica ( 13 luglio ) dalle 8 alle 23 in piazza Franceschino Orrù.

La manifestazione gastronomica è stata organizzata dal comune con la collaborazione della pro loco, della polisportiva, dei “Cavaleris de Nuradha“ e dell’oratorio parrocchiale con l’intento di valorizzare il prezioso tubero del quale sono presenti in Sardegna sette delle otto specie commestibili conosciute.

Gli amministratori del territorio da tempo sollecitano l’approvazione di una apposita legge regionale che, oltre a tutelare e valorizzare il tartufo sardo, regolamenti tra l’altro la raccolta, attualmente libera, ponendo un limite. Tra le qualità di tartufo presenti nelle campagne del Sarcidano in generale ed in modo particolare in quelle di Isili, Laconi, dove dal 2009 si svolge con successo la sagra, e Nurallao spiccano il “bianchetto” e lo “scorzone” o melanosporum nero che vengono commercializzate nella penisola come produzioni di altre regioni.

Il programma della fiera prevede l’esposizione, la vendita e la degustazione non solo del prezioso tubero ma anche degli altri prodotti tipici del territorio.

Gli organizzatori proporranno ai visitatori al prezzo simbolico di 5 euro una degustazione di risotto o trofie al tartufo, lonza di maiale al tartufo, e sfiziosi bocconcini al tartufo. «Sicuramente la fiera avrà un grande successo, come la sagra di Laconi, giunta alla sesta edizione- dice Giovanni Dessì, il sindaco di Nurallao e richiamerà nel nostro paese centinaia di visitatori. Il tartufo e il turismo enogastronomico potrebbero costituire il volano per la rinascita e lo sviluppo del Sarcidano ed arrestare l’attuale lento ed inesorabile spopolamento».

«A Nurallao- sottolinea il consigliere comunale di maggioranza Giuseppe Murgia - solo da qualche anno a questa parte si è diffusa la passione per la ricerca del tartufo che è stata importata da alcuni emigrati nella zona di Alba. La ricerca costituisce fonte di reddito per una ventina di famiglie».

In Primo Piano
La lotta al tabacco

Un sardo su tre fuma e i divieti sono ancora blandi

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative