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Cagliari

Cappellacci è già all’attacco: «Pigliaru? Finirà come ad Alghero»

Cappellacci è già all’attacco: «Pigliaru? Finirà come ad Alghero»

L’ex presidente battuto alle elezioni si dice pessimista sul suo successore. Due accuse a Pili: venditore di fumo

18 febbraio 2014
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CAGLIARI. Ugo Cappellacci si congratula su twitter con Francesco Pigliaru, che lo ha battuto nelle elezioni regionali di domenica 16 febbraio e che lo ha fatto sloggiare dalla presidenza della Regione, e poi lo attacca.

Intervistato da Radio Radicale, l'ormai ex governatore spiega di essere «a malincuore pessimista» per il mandato di Francesco Pigliaru.

«Non credo che farà un buon lavoro - attacca - perché non lo vedo attrezzato». Cappellacci sostiene che potrebbero sorgere problemi tra il professore, non tesserato al Pd e uomo della società civile, e le undici liste che lo hanno sostenuto, lanciandosi in un parallelismo tra quanto accaduto di recente nel Comune di Alghero, dove un altro «non politico» chiamato a governare è stato sfiduciato da parte della maggioranza di centrosinistra. «Un vero massacro ed è finita male - osserva l'ex presidente - e la storia di Alghero ha molte similitudini con la storia attuale della Regione».

Cappellacci fa «auguri sinceri per il futuro» a Michela Murgia, la candidata sconfitta della coalizione Sardegna Possibile, «che ha messo passione in quello che ha fatto».

L’ex presidente della Regione, invece, mette sotto accusa Mauro Pili, il deputato ex pupillo di Berlusconi che in queste regionali ha corso da solo togliendo voti al centrodestra: «Pili? Vent’anni della peggiore politica da venditore di fumo. Il Pd ha di che essere grato a Pili, che se avesse una coscienza avrebbe qualche interrogativo da porsi».

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