La Nuova Sardegna

Cagliari

In tasca teneva la nuova droga sorella dell’Ecstasy: arrestato un incensurato

In tasca teneva la nuova droga sorella dell’Ecstasy: arrestato un incensurato

In piazza Giovanni XXIII i carabinieri del radiomobile della Compagnia hanno trovato addosso all’uomo, un ex insegnante di musica, la sostanza che ha un effetto stimolante ma provoca depressione, attacchi di panico, ansia, tremori

16 gennaio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Abbreviato si chiama Mdpv, metilenediossipirovalerone, è una droga fatta in laboratorio che si presenta come una polvere tipo cocaina, si inala e si può anche iniettare per endovena, i carabinieri della Compagnia diretta dal capitano Paolo Floris l’hanno scoperta forse per la prima volta a Cagliari addosso a un uomo incensurato dietro piazza Giovanni XXIII davanti al THotel dove la pattuglia del nucleo radiomobile doveva condurre normali controlli.

Così hanno fermato un uomo di 45 anni che stava tornando a casa: Efisio Dotzo, è risultato incensurato, ma ha manifestato subito un imbarazzo e un nervosismo che non sfugge a chi è esperto ed è lì che i carabinieri hanno deciso di andare avanti negli accertamenti. Perquisizione addosso, poi a casa, risultato: l’uomo aveva in tasca cinque grammi e qualcosa di questa sostanza, abbastanza nuova per il mercato locale, che costa molto meno della cocaina cui somiglia anche negli effetti, il prezzo è di 30 euro al grammo contro i 100, 150 della coca.

A casa dell’uomo, che è disoccupato e vive coi genitori anziani, i carabinieri hanno trovato l’involucro col quale la droga probabilmente è arrivata, provenienza: Spagna, con l’indirizzo preciso di Dotzo. Dagli accertamenti è risultato inoltre che l’ordine è stato fatto via internet. Dotzo, che ha studiato al Conservatorio e in passato dava lezioni private, è stato arrestato.

Per quanto riguarda la diffusione della sostanza alla Asl 8 spiegano che si tratta di una droga che nasce nello stesso modo della ben conosciuta ecstasy, al momento non è stato ancora possibile stabilire se gli ultimi pazienti entrati in cura al Serd, il servizio per le tossicodipendenze, abbiano assunto tale specifica sostanza, che comunque appartiene alla purtroppo vasta famiglia delle droghe di sintesi molto pericolose per gli effetti a breve e a lungo termine sull’organismo. Alle forze dell’ordine risulta che la domanda di Mdpv sia in aumento, la sostanza è nota al ministero della Salute dal 2011 ed è inserita nella tabella dei prodotti vietati, uguali divieti ci sono anche in vari stati europei.

L’Mdpv ha un effetto stimolante, i danni che produce sull’organismo sono già ben noti nel mondo della ricerca medico scientifica: attacchi di panico, psicosi, depressione, letargia, mal di testa.

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative