Tagliata l’Irap, ossigeno per le imprese
Accordo tra maggioranza e opposizione per rilanciare l’economia. Dimezzato il Sardex, oggi il problema Cig in deroga
CAGLIARI. Finalmente una boccata d’ossigeno per le imprese sarde. Il Consiglio regionale che sta riscrivendo la manovra finanziaria della giunta Cappellacci, è riuscito a trovare l’unanimità sul taglio dell’Irap. Tutti d’accordo, (70 votanti, nessuno contrario), dopo una faticosa trattativa per trovare i 254 milioni di euro. Il taglio del settanta per cento dell’imposta sarà addirittura retroattivo: si applicherà dal primo gennaio di quest’anno. Il vantaggio sarà applicato sulle tre aliquote destinate alle imprese private (banche, attività produttive, pesca e agricoltura) e agli enti locali (Comuni, Asl, Università e Province). Un taglio minimo (1%) ci sarà anche per la pubblica amministrazione statale. I soldi saranno recuperati in parte eliminando la restituzione dell’Imu (25 milioni), dimezzando l’uso del Sardex portato a 10 milioni e poi dalla sanità (70 milioni) e dai residui perenti (80 milioni). L’idea del taglio all’Irap era stata avanzata dal Pd e, in particolare, da Gian Valerio Sanna, e ieri è stata condivisa dalla giunta e dalla maggioranza. Cappellacci era assente in aula ma ha fatto pervenire un comunicato di plauso. Pietro Pittalis è intervenuto a nome del Centrodestra: «Senza retorica oggi abbiamo scritto a più mani una pagina importante», ha detto il capogruppo del Pdl. Tutti soddisfatti e il segretario del Pd, Silvio Lai, ha sottolineato l’importanza del provvedimento sia per le imprese che per gli Enti locali.
Qualche dubbio è sorto solo sull’applicazione del vantaggio esteso alle banche: le attività finanziarie e creditizie pagheranno un’aliquota dell’1,7% (5,8 attuale), le attività produttive l’1,1% (3,9% attuale), mentre quelle del settore della pesca e agricoltura lo 0,5% rispetto all’1,9% applicato finora. Gli enti pubblici regionali passano dall’8,5% al 2,5% e le risorse liberate avranno una destinazione obbligatoria: per i Comuni dovranno servire alle azioni di contrasto alle povertà, per i cantieri comunali e per la valorizzazione e riqualificazione dei centri storici; le Province, in attesa della riforma degli enti locali sollecitata ancora ieri da Michele Cossa, coordinatore dei Riformatori, dovranno utilizzare le risorse per gli interventi sulle scuole. E’ stato Gian Valerio Sanna a ribadire il concetto che se fossero state fatte alcune distinzioni nell’applicazione della riduzione la legge sarebbe stata impugnata.
Messa da parte la vertenza sul Patto di stabilità e raggiunta ieri l’intesa sull’Irap, l’iter della finanziaria è ora più facile: il voto sulla legge è previsto per venerdì mentre il pronunciamento finale sul bilancio potrebbe arrivare martedì prossimo. Claudia Lombardo, presidente del Consiglio regionale, esausta per la maratona
in aula e quasi afona, ritiene che la riduzione dell’Irap sia un’autentica boccata d’ossigeno: «Un non irrilevante effetto della sua applicazione», spiega Lombardo, «si ottiene attraverso un sensibile risparmio dei costi della pubblica amministrazione che per il solo Consiglio regionale ammonta a circa due milioni di euro».
L’assessore Alessandra Zedda è stata l’artefice dell’accordo per la parte della giunta: «L’intero Consiglio regionale», commenta, «ha recepito il grido d'allarme che arriva dal nostro tessuto economico e dagli enti locali e ha voluto dare un segnale forte senza far mancare le risorse necessarie con uno sforzo non indifferente per trovare la copertura finanziaria». Per i Riformatori la riduzione dell’Irap, applicata da quest’anno sino al 2015, deve diventare un fatto strutturale: «Questa misura non può essere una tantum», afferma il capogruppo Attilio Dedoni, «ci auguriamo che il Consiglio attivi una grande battaglia nei confronti dello Stato per la finanza generale».
Molti i dubbi sull’operazione Sardex, ridotta da 20 a 10 milioni ma su cui la giunta Cappellacci non ha inteso fare un passo indietro. Dubbi anche sulla necessità di selezionare i 10 mila disoccupati che riceveranno la card in Sardex: «Occorre un bando, siete in grado di farlo»? è stato chiesto alla giunta.
Oggi in aula si parlerà di ammortizzatori sociali. Luciano Uras, senatore di Sel, dopo che il parlamento ha approvato il Def, fa un appello: «Spero che il Consiglio approvi la cassa integrazione e la mobilità in deroga. Sarebbe un atto di responsabilità verso tante famiglie, oltre 30mila che, diversamente, dal prossimo 30 giugno rischiano di trovarsi prive di ogni sostegno economico».
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