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Allaccio d’acqua abusivo, condannato l’ex sindaco

NURAMINIS. L’acqua a uso industriale utilizzata da una società privata produttrice di prefabbricati in cemento la pagava arbitrariamente il Comune. Adesso l’importo di quelle bollette (più in-...

15 marzo 2013
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NURAMINIS. L’acqua a uso industriale utilizzata da una società privata produttrice di prefabbricati in cemento la pagava arbitrariamente il Comune. Adesso l’importo di quelle bollette (più in- teressi maturati nel tempo e spese giudiziarie), lo dovranno restituire allo Stato, per danno causato all’erario del Comune, l’ex sindaco Luciano Cappai e la responsabile dell’ufficio economato Maria Cesella Sarais. Il capo dell’amministrazione dovrà sborsare di tasca 7.149 euro, la dipendente 3.063, complessivamente poco più di 10mila euro. Il provvedimento è stato preso con sentenza dalla Corte dei Conti a termine delle fasi dibattimentali che hanno visto i convenuti in giudizio e i loro avvocati cercare di difendere e motivare il loro operato. Ma i giudici contabili (presidente Mario Scano, relatore Antonio Marco Canu, consigliere Maurizio Massa) hanno detto che devono pagare di tasca il danno arrecato alle casse comunali. Il pregiudizio erariale sarebbe derivato dalla spese sostenute con i fondi del Comune per la fornitura di acqua grezza per uso industriale a un capannone della società “Profer System srl” (poi fallita). Era il 2007 e il Comune, rappresentato dal sindaco Luciano Cappai, stipulò con l’Ente autonomo del Flumendosa un contratto per una fornitura d’acqua e l’installazione del contatore (nonché le spese di allaccio) a carico del Comune, con pagamento delle bollette bimestrali a trenta giorni dall’emissione. Tutto è andato avanti senza intoppi, ma nel frattempo la “Profer System” è fallita e in municipio c’è stato il cambio di guardia fra il sindaco Cappai e il suo successore. La nuova amministrazione e il nuovo segretario comunale hanno verificato che la ditta privata che aveva usufruito di acqua industriale pagata dal Comune e mai rimborso e che non potevano neanche più inserirsi nella procedura fallimentare per sanare il passivo, hanno segnalato il caso alla magistratura contabile che ha aperto il procedimento nei confronti dell’ex sindaco Cappai e della responsabile dell’ufficio economato del Comune, che avrebbe passivamente avvallato l’illegittimo pagamento delle bollette dell’acqua consumata dalla società “Profer System”.

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