La Nuova Sardegna

Cagliari

Voli dalla Sardegna a Milano, Alitalia ci ripensa

di Umberto Aime
Voli dalla Sardegna a Milano, Alitalia ci ripensa

Colpo di scena, la compagnia presenta una “proposta-spezzatino” alla Regione per tornare sulle rotte Alghero-Linate e Cagliari-Linate ma si rischia il conflitto con Meridiana sullo scalo di Fertilia

09 novembre 2012
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CAGLIARI. Colpo di scena. Alitalia non è più così convinta di lasciare ad altri le rotte da Alghero e Cagliari per Milano. Con una busta inaspettata, ha presentato alla Regione una proposta di accettazione della convenzione (in proroga) per i voli in continuità territoriale. Fino all’autunno del 2013, quando entrerà in vigore il nuovo regime, l’ex compagnia di bandiera sarebbe disponibile a uno «spezzatino». In altre parole, fino a marzo vorrebbe lo spazio aereo tre volte alla settimana (martedì, venerdì e domenica) per il Cagliari-Linate, andata e ritorno, e una volta (la domenica, partenza e rientro in giornata) sulla rotta Alghero-Linate. Per poi aumentare l’offerta nell’estate del 2013, con voli giornalieri da Cagliari per Milano e quattro volte alla settimana (lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì) dall’aeroporto algherese. L’insieme della proposta fa un “pacchetto” importante di voli, che ora passerà all’esame della Regione e dell’Enac, l’ente nazionale di gestione del traffico aereo.

Il ripensamento. Perché Alitalia è ritornata a essere più buona? Una motivazione ufficiale della compagnia non c’è. Da Roma arrivano solo due o tre indiscrezioni. Una di queste riguarderebbe i bilanci. L’amministratore delegato Andrea Ragnetti si sarebbe ricreduto sulla povertà degli incassi sui voli da Alghero e da Cagliari in direzione di Milano. O comunque ha capito che non può rinunciare neanche agli spiccioli se vuole, come dice, far ritornare la compagnia in attivo alla fine del 2013. Poi c’è anche l’aspetto delle strategie a lungo raggio che pare siano una delle caratteristiche vincenti dell’amministratore delegato di Alitalia. Il prossimo bando per la continuità territoriale prevede contributi milionari da parte della Regione (oltre 57 milioni complessivi ogni anno) e mettersi ora di traverso potrebbe anche pregiudicare il futuro, cioè la spartizione del tesoretto. Dunque, meglio non mostrare i muscoli oggi, per non essere tagliati fuori domani.

I dubbi. Sono molti quelli della Regione e dell’Enac dopo questa proposta dell’ultim’ora. Le perplessità sono I soprattutto due. La prima è che Alghero ormai è stata consegnata a Meridiana e una sovrapposizione, improvvisa e inattesa, metterebbe nei guai proprio la compagnia dell’Aga Khan. Compagnia che sul «Riviera del corallo» ha puntato tanto per rimettere in sesto i bilanci e che dal 19 novembre su quelle rotte comincerà a investire molto dopo aver annunciato, in contemporanea, anche una «rete a maglie strette» di collegamenti con gli aeroporti di Bologna, Torino, Napoli e Verona, in questo caso con scalo tecnico a Olbia. Dunque, il piano di Meridiana – salutato con entusiasmo dal governatore Cappellcci – rischierebbe di ritornare in discussione o essere azzoppato, e pare che i patti con la Regione non fossero proprio questi, L’altra perplessità è politica. L’assessorato ai trasporti non avrebbe nessuna intenzione di dare troppo potere alle compagnie aeree nella scelta delle rotte. La continuità territoriale su Roma e Milano è stata sempre un blocco unico e se dovesse passare la proposta di Alitalia, diventerebbe invece un pericoloso spezzatino almeno fino all’aggiudicazione della prossima gara. In altre parole, se a qualcuno sarà permesso anche una sola volta di selezionare i voli fra quelli redditizi e altri meno, in molti potrebbero chiedere lo stesso trattamento: allora sì che la continuità territoriale in proroga diventerebbe un far west ingestibile.

I tempi. Sono molto stretti, Meridiana è pronta a far partire le sue nuove proposte e ieri, avuta notizia dell’offerta concorrente, ha subito chiesto alla Regione di fare chiarezza. Anche l’Enac non vuole vuoti d’aria sulla Sardegna per evitare polemiche su possibili disservizi. A questo punto la risposta ad Alitalia, che ha chiuso l’offerta con un ossequioso restiamo in attesa di un vostro cortese riscontro, potrebbe arrivare a breve giro di posta.

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