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Cagliari

Flotta sarda chiude: «Era tutto previsto, torniamo presto»

di Alfredo Franchini
Flotta sarda chiude: «Era tutto previsto, torniamo presto»

Da oggi interrotti i collegamenti per Vado e Civitavecchia. Martedì in aula la legge sulla Saremar. Polemiche sui costi

16 settembre 2012
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CAGLIARI. Finisce oggi la breve stagione della Saremar. I due traghetti impiegati sulla Porto Torres-Vado Ligure e sulla Olbia-Civitavecchia si fermano, uno dei due, più probabile Dimonios rispetto a Scintu, andrà a svernare in Ogliastra. L’azienda ha annunciato la fine delle corse con un comunicato sul sito e da oggi ci sarà spazio solo per le polemiche.

L’assessore ai Trasporti, Christian Solinas, getta acqua sul fuoco: «Quali polemiche? Era tutto previsto, era una sperimentazione che è stata utile anche per disporre dei dati». I numeri, al di là del calo generale nel traffico dei traghetti incominciato un anno fa per via del rincaro delle tariffe, restano interessanti. Tra passeggeri e merci l’andamento stagionale è ovviamente differente: per i passeggeri l’anno s’inizia sempre con numeri “bassi” sino ad aprile, poi la risalita con il picco di agosto. E da settembre ricomincia la discesa che porta, infatti, Scintu e Dimonios a ripararsi nei porti sicuri dell’Ogliastra. Per le merci l’andamento è costante. La stagionalità e l’incertezza delle rotte effettute dalla Saremar hanno portato i maggiori tour operator a ignorare la Saremar: le premotazioni - spiegano gli operatori - si effettuano quando nessuno sa se la Saremar coprirà quelle rotte.

«La sperimentazione fatta e i numeri conseguiti», spiega Solinas, «ci consentiranno di presentarci a Bruxelles con le carte in regole. Certo avrei sperato di poter portare la legge in approvazione in anticipo». Invece la legge sulla flotta sarda, già in consiglio dalla scorsa settimana, sarà esaminata e discussa da martedì prossimo. Si prevede la costituzione di una società per azioni a totale capitale pubblico (cioè coi soldi della Regione) per i collegamenti con la penisola. Nella legge, altro punto importante, c’è la privatizzazione della Saremar per le tratte con le isole minori. Una questione aperta perché sino a quando non saranno privatizzati i collegamenti con Carloforte e La Maddalena, lo Stato non darà i 13,8 milioni di euro. Ma nel dibattito politico che riprenderà martedì in Consiglio regionale, è il tema della flotta sarda a dominare. Il relatore della legge, il presidente sardista Giacomo Sanna, ha spiegato che la Regione deve perseguire il progetto di dar vita alla continuità territoriale anche via mare. I sardisti ritengono che la flotta sarda possa combattere il «cartello degli armatori» che gestiscono tutti i collegamenti marittimi dell’isola.

E’ polemica perché la flotta sarda, secondo l’opposizione, non risolve i problemi della continuità territoriale costa molto alle casse della Regione. Luigi Lotto, relatore della minoranza, ha annunciato il voto contrario alla legge: «Se si propone la flotta sarda vuol dire che la Regione vuole diventare un armatore ma non ci si può improvvisare in questo campo. Per attuare la continuità servono risorse da parte del governo nazionale e se queste risorse sono già state date ai privati come potrebbe “l’armatore” Regione reggere la concorrenza»?

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