La Nuova Sardegna

Cagliari

Alcoa, protesta davanti alla Regione e alla sede Enel

Alcoa, protesta davanti alla Regione e alla sede Enel

Un centinaio di lavoratori ha manifestato davanti al palazzo della Regione, dove è in corso il dibattito sulla vertenza. Dopo il lancio di uova contro il palazzo e alcuni scontri con le forze di polizia, gli operai si sono mossi alla volta della sede Enel di piazza Deffenu - VIDEO 1 / 2

28 agosto 2012
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CAGLIARI. Un centinaio di lavoratori dell’Alcoa di Portovesme ha manifestato davanti al palazzo del Consiglio regionale della Sardegna, a Cagliari, dove è in corso il dibattito sulla vertenza. Gli operai, con striscioni, bandiere, fischietti e petardi per un'ora hanno occupato il tratto di via Roma antistante la sede dell’Assemblea facendo deviare il traffico. Con loro anche un gruppo di lavoratori delle altre aziende in crisi del Sulcis, tra cui quelli dell’Eurallumina.

Alcuni operai hanno lanciato uova contro le porte di ingresso del palazzo. Un gruppo di manifestanti è entrato in contatto con gli uomini della Guardia di Finanza, schierati davanti ad uno degli ingressi dei garage del palazzo. In un secondo momento, un altro gruppo di operai e rappresentanti del Movimento commercianti e Artigiani del Sulcis, sono riusciti ad aprire una porta laterale, raggiungendo la scala antincendio esterna: giù sono volati calcinacci e pezzi di vetro. I manifestanti si sono poi spostati, davanti all’ingresso laterale, sotto i portici, facendo a più riprese esplodere petardi di forte potenziale.

Prima di marciare verso l’Enel in piazza Deffenu, altri momenti di tensione con spintoni tra manifestanti e forze dell’ordine. Gli operai dello stabilimento sulcitano puntano il dito contro l’Enel per gli alti costi dell’energia, uno dei principali motivi che ha spinto la multinazionale americana a disimpegnarsi dal polo industriale di Portovesme. Più volte i sindacati hanno chiesto a governo, Enel e azienda di arrivare a definire un accordo bilaterale per calmierare i prezzi dell’elettricità in un’area dove insistono le più grandi aziende energivore della Sardegna.

Alla discussione in Aula partecipa una delegazione di 32 persone in rappresentanza di sigle sindacali, Rsu e lavoratori. Si profila l’approvazione bipartisan di un documento a sostegno della vertenza con una precisa indicazione al governo perchè si assuma le proprie responsabilità e trovi un acquirente in tempi brevi: il termine ultimo per la manifestazione di interesse scade il 31 agosto.

Nella stessa giornata è fissato un vertice a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, con l’unico soggetto potenzialmente interessato a rilevare l’Alcoa. Si tratta della multinazionale svizzera Glencore, già proprietaria della Portovesme srl. Massiccia sarà la presenza nella capitale degli operai di Portovesme accompagnati anche dalle istituzioni locali. In programma una marcia a piedi da Civitavecchia a Roma per un presidio davanti al Mise.

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