La Nuova Sardegna

VILLAPUTZU. Se Roberto Maroni non sapeva di dover pagare l’ormeggio del suo due alberi a Porto Corallo, presto conoscerà la cifra esatta da versare per tre anni di servizi in banchina: sono 15.260 euro, perché 4050 li ha già pagati all’inizio di questa stagione. E’ stata la società Marina di Porto Corallo a inviargli ieri una raccomandata con l’invito a saldare il conto del periodo in cui il segretario della Lega Nord era ministro degli interni. Tra il 2009 e il 2011 Maroni arrivava d’improvviso a Villaputzu, con la scorta e coi suoi ospiti, saliva a bordo del suo diciassette metri e spariva all’orizzonte. Solo brevi vacanze, fine settimana trascorsi nella privacy più assoluta e in bassa stagione. Tutto perfetto se non fosse che, scaduto il suo mandato ministeriale, qualcuno s’è accorto che i conti non tornavano: è vero che Maroni era ministro, è verissimo che la sua sicurezza doveva essere tutelata col massimo del riserbo, ma è anche inconfutabile che la barca è da quattro anni all’ormeggio e qualcuno dovrà pure pagare il canone. D’altronde il sindaco Ferdinando Codonesu è stato lapidario: «Nessun privilegio, Maroni è simpatico ma deve darci quanto ci spetta». Il conto preciso è stato fatto in questi giorni e ieri, dopo che la notizia di Maroni moroso è uscita sui giornali è partito alla destinazione dovuta. L’ex ministro d’altronde ha già affidato la propria posizione alla pagina Facebook: «Ho pagato sempre tutto quello che mi è stato chiesto, l’ultima volta due settimane fa». Aggiungendo, al telefono coi cronisti, che in ogni caso avrebbe saldato sino in fondo. Restano da valutare le conseguenze di questa vicenda sulla gestione del porto: sembra che non tiri aria buona fra la nuova amministrazione di centrosinistra e la presidenza della Marina di Porto Corallo. Ma questo è un problema locale, si vedrà alle prossime puntate.