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Il sindaco a Roma: «Basta col poligono»

Il sindaco a Roma: «Basta col poligono»

VILLAPUTZU. «Sono un sindaco quasi dimezzato. Posso esercitare, infatti, il mio ruolo elettivo solo su 10650 ettari, il 59% del territorio comunale che è costituito complessivamente da 18.150 ettari....

18 luglio 2012
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VILLAPUTZU. «Sono un sindaco quasi dimezzato. Posso esercitare, infatti, il mio ruolo elettivo solo su 10650 ettari, il 59% del territorio comunale che è costituito complessivamente da 18.150 ettari. Il restante 41% ( 7500 ettari ) è stato sottratto alla comunità che amministro nella seconda meta degli anni Cinquanta del secolo scorso e fa parte del poligono sperimentale e di addestramento interforze del salto di Quirra. Ritengo che questa sia una riduzione della democrazia, una palese violazione dell’articolo quinto della Costituzione». Lo ha sostenuto con forza nel primo pomeriggio di ieri a Roma il sindaco, Luigi Fernando Codonesu, davanti alla Commissione uranio del Senato. Il primo cittadino del paese del Sarrabus, dopo aver sottolineato che Villaputzu concorre per il 58% dell’intera superficie del poligono che ha una estensione di 13.400 ettari, ha evidenziato che la servitù militare ha condizionato lo sviluppo economico del paese. Per sostenere questa tesi ha illustrato l’andamento dei redditi medi pro capite degli abitanti negli ultimi 35 anni (fonti Istat):«Che sono stati inferiori di oltre il 30% rispetto a quelli medi della provincia di Cagliari».Il sindaco ha rimarcato che non è stata accertata nessuna verità sulle cause di morte registrate negli ultimi 15 anni e che la servitù militare ha provocato danni all’economia in generale e alla pastorizia in particolare come si evince dal crollo delle vendite di carni, formaggi e latte: «In cambio di 7500 ettari sotto servitù – ha sottolineato Codonesu – riceviamo ben poca cosa: 400mila euro di indennizzi annui, 140 posti di lavoro tra militari e civili, di cui 60 posti relativi alla mensa e pulizie retribuiti con 500- 600 euro al mese e con contratti mensili: al massimo 6- 9 mesi ». Ha quindi chiesto l’accesso immediato alla spiaggia di Murtas e la libera circolazione nella strada comunale (entrambe off limits), l’equiparazione della marineria di Villaputzu a quella di Teulada e l’avvio delle bonifiche.

Gian Carlo Bulla

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