La Nuova Sardegna

Cagliari

«Amianto? Rimozione in tempi certi»

di Roberto Paracchini
«Amianto? Rimozione in tempi certi»

Legambiente e titolari dei baretti chiedono che l’amministrazione acceleri i tempi per l’eliminazione delle scorie

10 giugno 2012
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CAGLIARI. «Benissimo il fatto che si sia riusciti a risolvere in tempo la questione dei baretti - commenta Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente - si tratta di un servizio importante. Ma ora bisogna affrontare con chiarezza la questione dell’amianto. Anche se non è ben chiamo come mai, se la responsabilità viene data ai vecchi casotti, nessuno degli enti interessati se ne sia accorto prima».

Per Tiana «occorre intervenire subito: si isolino le porzioni di spiaggia interessate e si proceda. E si permetta di fruire il resto della spiaggia». Ma i problemi della spiaggia del Poetto non si riducono alle emergenze che sono state affrontate in questi ultimi mesi (i baretti) e alle questioni sanitarie recenti (l’intervento per l’amianto nella sabbia). «Si deve intervenire - presegue Tiana - con un progetto complessivo all’interno del quale inserire i chioschi». Un aspetto che l’amministrazione comunale sta affrontando con la corsa per la predisposizione del piano di utilizzo del litorale.

Per i baretti, inoltre, raramente un'attività commerciale ha avuto tanta attenzione da parte dell'opinione pubblica. I chioschi del lungomare hanno, infatti, sempre rappresentato un punto di ritrovo per i frequentatori della spiaggia dei centomila che, d'estate e non solo, vedono nel Poetto la vera piazza della città. Il luogo della “ricreazione”, del ritrovo e della chiacchiera, dello svago e del riposo. Un tempo spiaggia sede dei casotti, rimossi nel 1986; poi, nel 2002, vittima di un ripascimento frettoloso (e dannoso); infine teatro di un contezioso sulle regole per l'uso del lungomare che ha portato all'abbattimento di quasi tutti i chioschi e alla loro attuale ricostruzione. Un problema portato a buon fine ma molto ancora è necessario fare.

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