La Nuova Sardegna

Cagliari

Il grano dà speranze alla Trexenta e al Basso Sarcidano

di Giancarlo Bulla
Il grano dà speranze alla Trexenta e al Basso Sarcidano

Mandas, confermato il piano della Barilla che lo acquisterà dagli agricoltori locali pagandolo 24 euro al quintale

20 maggio 2012
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MANDAS. Sembrava solo una delle tante notizie in libertà diffuse per infondere un po’ di ottimismo, invece ora c’è la conferma: la Barilla, l’azienda multinazionale italiana del settore alimentare, leader mondiale del mercato della pasta, offrirà, a partire dalla prossima stagione agraria, una grossa ciambella di salvataggio alla stragrande maggioranza degli agricoltori della Trexenta e del Basso Sarcidano, oggi in gravissime difficoltà a causa della grave crisi economica. L’azienda parmense, fondata nel 1877, è intenzionata a far rinascere questo versante del granaio della grande Roma. A trattare con gli agricoltori del territorio è stato in prima persona Enrico Polverigiani responsabile Barilla della selezione del grano duro di qualità e del progetto agricoltura sostenibile. « La multinazionale – sottolinea Matteo Deidda, un agricoltore del paese – si è impegnata a pagare il grano duro a un minimo di 24 euro il quintale e ad anticiparci i costi di produzione attraverso la Spica ( società di gestione del progetto di filiera agricola )»Così, in base all’accordo in via di definizione nei dettagli, la Barilla fornirà le sementi, i concimi, i diserbanti e gli antiparassitari oltre ai mezzi tecnici e alla consulenza di esperti agronomi. Saranno, anche, allestiti dei campi sperimentali dove sarà impiantata una nuova qualità di grano duro chiamata “svevo” in grado di produrre fino a 40 quintali ad ettaro. Una resa, pertanto, maggiore del grano duro attualmente coltivato : il quadrato e il creso che produce tra i 27 e 33 quintali ad ettaro. La proposta finora ha convinto una trentina di agricoltori che possiedono poco più di un migliaio di ettari di terreno. I più entusiasti sono stati soprattutto i giovani. Si prevede però che entro l’estate aderiranno quasi tutti gli agricoltori . Il glutine del grano prodotto in Trexenta e Basso Sarcidano ha delle particolari caratteristiche organolettiche ed è soprattutto indicato per la partificazione. Attualmente gli agricoltori del territorio nonostante l’ottima qualità del grano duro stentano a vendere il prodotto e il ricavato è di gran lunga inferiore da quello proposto dalla Barilla.Gli acquirenti sono principalmente il Consorzio agrario, il pastificio Cellino di Santa Giusta, il Consorzio dei cereali e i piccoli mulini. I sindaci del territorio caldeggiano l’accordo e seguono con particolare attenzione l’evolversi delle trattative: «Sono molto favorevole – dice Umberto Oppus, sindaco di Mandas e direttore generale dell’Anci Sardegna nonché esponente di punta dell’Udc – . L’accordo dà risposte ad un territorio che vive di grano ».

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