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«Gli Sconvolts si erano impadroniti del quartiere»

«Gli Sconvolts si erano impadroniti del quartiere»

Il 18 maggio all’esame del tribunale penale l’istanza di confisca della sede di via del Collegio. Sorveglianza speciale chiesta per il leader del gruppo che creava «un’aria mafiosa» nella curva nord

11 maggio 2009
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CAGLIARI. Il 18 maggio alle 9 la seconda sezione del tribunale penale di Cagliari esaminerà il provvedimento di sequestro della sede dei tifosi Sconvolts e quindi anche la possibilità di confiscare il locale di proprietà di un pensionato di Gairo. La questura ha anche chiesto la sorveglianza speciale per il giovane «capo» degli Sconvolts, una tifoseria che dal 2000 in poi ha messo in atto «gravissimi gesti di violenza».

Secondo la ricostruzione della questura, la tifoseria degli Sconvolts ha commesso violenze nello stadio di Cagliari, negli stadi di svariate altre città italiane e in altri luoghi nei confronti di frange delle tifoserie locali, delle tifoserie di squadre di calcio forestiere e «persino nei confronti di persone totalmente estranee al mondo del calcio». Il riferimento è all’aggressione del professore di Messina che accompagnava gli studenti in tirocinio sulla nave Tirrenia i quali, a causa del loro accento, erano stati scambiati per catanesi (quella domenica c’era la partita Cagliari-Catania) e quindi pestati con cinghie e catene. Nell’identikit del gruppo fatta dalla questura in anni di conoscenza, risulta che siano 500 aderenti, con 50, 60 di loro veri facinorosi dediti in «via pressocché esclusiva ad atti di teppismo e di delinquenza comune piuttosto che a seguire le vicende sportive della squadra di calcio di cui si dicono tifosi».

Nell’ordinanza del tribunale dove è stato disposto il sequestro si scrive anche che «recentemente il gruppo, che si è impossessato con metodi squadristi dell’intera curva nord dello stadio comunale Sant’Elia di Cagliari, precludendone la normale, tranquilla e serena agibilità da parte di chiunque altro non appartenga alla frangia ultras, si è vantato di essere padrone della curva nord dello stadio Sant’Elia e di aver meritato 5 stelle su Youtube per la violenza documentata dai video on line degli scontri appartenenti al gruppo...», seguono alcune considerazioni piuttosto ridicole fatte dagli Sconvolts sul palcoscenico di Youtube.

Nell’ordinanza si sottolineano due aspetti fondamentali dell’azione violenta del gruppo: da un lato l’escalation criminale, caratterizzata dalla progressiva crescente gravità delle azioni violente poste in essere dal gruppo; dall’altro la circostanza che, nel tempo, il gruppo ultras è passato dal prendere parte attiva in manifestazioni di violenza in occasione delle manifestazioni sportive di calcio presso i pubblici stadi, al partecipare ad azioni violente, organizzate con una tecnica di vera e propria guerriglia urbana, in occasione di eventi che non hanno niente a che fare con manifestazioni sportive». Il riferimento è anche all’assalto alla casa dell’ex presidente della Regione Renato Soru in occasione di provvedimenti assunti per lo smaltimento dei rifiuti di Napoli, e il fenomeno di violenza autoconvocata al quale ha partecipato lo stesso capo degli Sconvolts lo scorso 6 marzo sotto la casa circondariale di Cagliari.

Dunque il curriculum violento degli Sconvolts nel complesso si compone di 28 episodi, a partire dal 17 agosto 2000 per finire alla domenica 5 aprile. In un contesto del genere la sede di via del Collegio è stata un vero quartier generale, «un centro di ritrovo che contribuisce non poco a rendere il gruppo coeso e motivato», come veniva osservato nella richiesta di sequestro della sede firmata dal questore.

Un altro aspetto: la sede costituisce «un aspetto plateale della tendenza del gruppo a marcare il territorio», anche perché questo non si è limitato a frequentare il circolo ma si è letteralmente impossessato dell’intero vico del Collegio e delle strade adiacenti. Infine: in curva nord sono gli Sconvolts che decidono chi e come si può sedere, «si respira un’aria di mafiosità», aveva osservato il questore nella richiesta di sequestro della sede.
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