«Un solo codice antinquinamento»
Dopo il sopralluogo della commissione ambiente alla Polimeri
04 ottobre 2007
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SARROCH. Provincia e Polimeri Europa provano ad unire le forze sul versante anti inquinamento. La commissione Ambiente ha effettuato un sopralluogo negli impianti, accompagnata dai vertici aziendali. Quali le novità? ‹‹Per prima cosa abbiamo parlato di razionalizzazione dei sistemi che rilevamento le emissioni di sostanze nocive - ha detto il diessino Francesco Trudu, presidente della commissione -. Al momento, la Polimeri ha installato sei centraline d rilevamento, che si aggiungono a quelle sistemate fuori dalla fabbrica e gestite direttamente dalla Provincia, le uniche che forniscono i dati ufficiali››.
Accertato quali sono il numero e la qualità delle centraline, adesso c’è il secondo obbiettivo: uniformare i sistemi di rilevamento, quelli della Polimeri e quelli della Provincia, per arrivare a un dato unico. Soprattutto perché, per quanto riguarda i livelli di emissione, i numeri forniti dall’azienda e quelli in mano alla Provincia spesso non corrispondono. E la mancata corrispondenza, in più un’ccasione, ha scatenato le polemiche. ‹‹Per uniformare i sistemi - ha aggiunto Trudu - abbiamo pensato di coinvolgere in un unico progetto tutti i soggetti interessati, a cominciare dal comune di Sarroch alla Regione e soprattutto dobbiamo coinvolgere l’Arpas, l’agenzia che avrà competenze sui controlli ambientali».
Le premesse sono buone. «Siamo soddisfatti - dice il presidente della commissione - perché da parte dell’azienda abbiamo chiesto e avuto il massimo della disponibilità, e questo ci fa ben sperare in vista di un tavolo tecnico che avrà il compito di studiare una soluzione». La commissione ha intenzione di coinvolegere nel piano di monitoraggio anche l’università. «È un apporto indispensabile - dice Trudu - per raggiungere il massimo dell’efficienza e avere la certezza che tutti i soggetti impegnati parlino un solo linguaggio». Più volte il problema del monitaraggio dei dati nell’area industriale di Sarroch è stato sollevato in Consiglio provinciale, soprattutto nei giorni delle chiazze oleose di quest’estate nelle spiagge di Pula, Sarroch e Villasimius. «Dopo gli ordini del giorno votati, adesso è il momento di passare alla fase operativa», è stato l’impegno della commissione dopo il sopralluogo alla Polimeri.
Pa.So.
Accertato quali sono il numero e la qualità delle centraline, adesso c’è il secondo obbiettivo: uniformare i sistemi di rilevamento, quelli della Polimeri e quelli della Provincia, per arrivare a un dato unico. Soprattutto perché, per quanto riguarda i livelli di emissione, i numeri forniti dall’azienda e quelli in mano alla Provincia spesso non corrispondono. E la mancata corrispondenza, in più un’ccasione, ha scatenato le polemiche. ‹‹Per uniformare i sistemi - ha aggiunto Trudu - abbiamo pensato di coinvolgere in un unico progetto tutti i soggetti interessati, a cominciare dal comune di Sarroch alla Regione e soprattutto dobbiamo coinvolgere l’Arpas, l’agenzia che avrà competenze sui controlli ambientali».
Le premesse sono buone. «Siamo soddisfatti - dice il presidente della commissione - perché da parte dell’azienda abbiamo chiesto e avuto il massimo della disponibilità, e questo ci fa ben sperare in vista di un tavolo tecnico che avrà il compito di studiare una soluzione». La commissione ha intenzione di coinvolegere nel piano di monitoraggio anche l’università. «È un apporto indispensabile - dice Trudu - per raggiungere il massimo dell’efficienza e avere la certezza che tutti i soggetti impegnati parlino un solo linguaggio». Più volte il problema del monitaraggio dei dati nell’area industriale di Sarroch è stato sollevato in Consiglio provinciale, soprattutto nei giorni delle chiazze oleose di quest’estate nelle spiagge di Pula, Sarroch e Villasimius. «Dopo gli ordini del giorno votati, adesso è il momento di passare alla fase operativa», è stato l’impegno della commissione dopo il sopralluogo alla Polimeri.
Pa.So.
