La Nuova Sardegna

Alghero

raccolta dei RIFIUTI

Dalla fine di aprile il servizio sarà gestito dalla Ciclat

di Gianni Olandi
Dalla fine di aprile il servizio sarà gestito dalla Ciclat

ALGHERO. Il prossimo 26 aprile la Ciclat Trasporti, società cooperativa con sede a Ravenna, sarà operativa nel servizio di igiene urbana. Ieri il dirigente ha assunto una determinazione specifica che...

25 febbraio 2017
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ALGHERO. Il prossimo 26 aprile la Ciclat Trasporti, società cooperativa con sede a Ravenna, sarà operativa nel servizio di igiene urbana. Ieri il dirigente ha assunto una determinazione specifica che rimuove tutte le incertezze che erano emerse dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 16 febbraio scorso che, come avvenuto anche da parte del Tar di Cagliari, aveva respinto il ricorso della Ambiente 2.0, prima aggiudicataria dell’appalto. Si può quindi procedere alla stipula del contratto di quello che è l’appalto più consistente del Comune, circa 60 milioni di euro, oltre che più importante per una città turistica che dal decoro e dall’immagine auspica di raccogliere elementi le cui ricadute economiche sono di particolare rilevanza per tutto il comprensorio.

Alla determina del dirigente si arriva con un percorso tormentato, durante il quale si è reso necessario ricorrere al parere legale di uno studio di Pisa che ha rimosso le ultime titubanze. Ma oltre al parere legale, come segnala lo stesso dirigente nella sua determinazione, alla conclusione della problematica procedura si giunge anche «per le puntuali direttive della giunta comunale». Sull’argomento interviene il sindaco Mario Bruno. «A noi interessa la città pulita, nient’altro, non possiamo trascorrere un’altra stagione senza il nuovo servizio di nettezza urbana. È troppo importante per la nostra città, per noi residenti, per l’immagine di Alghero, per la sua vocazione turistica».

La vicenda è oggetto di una dichiarazione anche da parte dell’ex sindaco Marco Tedde sulla consulenza legale. «Un parere costato 10 mila euro per capire se il Comune di Alghero deve ottemperare a una sentenza esecutiva di un organismo giurisdizionale della Repubblica italiana è del tutto tautologico. È del tutto estraneo alle regole giuridiche e della logica che il Comune possa pensare di non dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di stato che ha confermato quella del Tar Sardegna che aveva annullato l’aggiudicazione del servizio di raccolta di rifiuti alla Ambiente 2.0». Tedde evidenzia che dal parere del legale «emergono due elementi problematici che fanno sorgere seri dubbi sulla legittimità e liceità dell’azione amministrativa in questo procedimento: il fatto che la delibera di incarico professionale sia stata pubblicata il 23 febbraio mentre il parere è arrivato sulla scrivania del sindaco il giorno precedente e la proroga alla Aimeri adottata in dispregio della sentenza del Tar, palesemente illegittima poiché l’affidamento era già scaduto da tempo e perché l’Aimeri è socia della Ambiente 2.0 che è stata ritenuta inidonea dal Tar e dal Consiglio di Stato».

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