La Nuova Sardegna

Alghero

Alghero, più morti che nati: calo demografico in una città sempre più vecchia

di Gianni Olandi
Alghero, più morti che nati: calo demografico in una città sempre più vecchia

Nel 2016 registrate solo 230 nascite a fronte dei 432 decessi. La decrescita dovuta anche all’emigrazione dei giovani

18 gennaio 2017
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ALGHERO. Fanno riflettere i rilevamenti statistici dell’Istat in relazione alla popolazione residente nei Comuni della Sardegna e ad Alghero in particolare. Per quanto riguarda il 2016 è cresciuta la forbice tra i morti e i nati: i decessi sono stati 432 contro i 230 nuovi cittadini algheresi. La differenza di meno 202 è decisamente superiore a quella del 2015 quando dall’Istituto di statistica, relativamente ad Alghero, i rilevamenti indicavano 433 decessi e 273 nati, con una differenza di meno 160.

Un trend che ha valenza nazionale, tranne qualche rarissima eccezione in qualche comune del Nord Est, ma che percentualmente su Alghero si presenta accentuato, evidenziando un percorso di invecchiamento costante, che non viene compensato dalla presenza di stranieri. Questi ultimi nel 2016 hanno registrato 12 decessi e 4 nuovi nati. Uno dei fenomeni significativi degli ultimi anni riguarda soprattutto le partenze dalla Riviera del Corallo di giovani che lasciano la città per andare alla ricerca di lavoro.

Molti lo trovano nella penisola ma soprattutto all’estero e in Europa in particolare. A parte la perdita di energie qualificate, in larga misura si tratta di giovani laureati, il dato significativo appare quello che la maggior parte non solo non fa rientro, per la mancanza di prospettive in ambito locale, ma mette su famiglia nelle destinazioni dove ha trovato lavoro. Inevitabile quindi l’impoverimento del tessuto sociale soprattutto per quanto riguarda le energie delle nuove generazioni. In questo contesto si inseriscono i rilevamenti dell’intera Sardegna che nel 2015 ha perso oltre 5 mila abitanti (-5.148) e lo stesso trend negativo si è confermato nei primi tre mesi del 2016 (al 31 marzo si è registrata una perdita di 1100 abitanti). Sempre dati Istat che evidenziano inoltre che Alghero è al terzo posto nell’Isola, dopo Cagliari e Sassari, per il saldo negativo tra nati e morti.

Le indicazioni che giungono dai numeri sembrano ridurre la capacità di attrazione della città catalana per investimenti nel comparto turistico residenziale a cominciare dagli anni 2009/2010 quando la crisi economica ha investito il Paese raggiungendo quindi anche la “periferia” a Nord Ovest dell’Isola. Quelle risposte che dovevano venire dal turismo si sono poi pesantemente contenute nel corso dell’ultimo anno con la questione riguardante i collegamenti low cost e la conseguente perdita di consistenti volumi di traffico.

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