La Nuova Sardegna

Alghero

La polemica si sposta in cimitero

La polemica si sposta in cimitero

Per l’opposizione non ci sono più loculi, per la giunta «l’emergenza è rientrata»

29 settembre 2016
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ALGHERO. «Ad Alghero è vietato morire». È la provocazione di Ncd, Psd’Az e Patto Civico per denunciare che «al cimitero pare non ci siano più loculi». Il loro timore è che «le bare vengano accatastate non si sa dove, a testimonianza del degrado in cui versa la città, rappresentato dall’incuria verso il luogo della memoria e degli affetti». Come spiegano gli esponenti dei tre movimenti politici di opposizione, che a livello cittadino fanno capo ai consiglieri Maria Grazia Salaris ed Emiliano Piras, all’ex sindaco Stefano Lubrano e all’ex vicesindaco Mario Conoci, «ieri è arrivata in commissione, con due anni di ritardo, la variante al piano regolatore generale del cimitero, è evidente che i tempi di progettazione e realizzazione dei nuovi loculi richiederà almeno un anno, determinando situazioni insostenibili, che ricadranno sulle famiglie dei defunti». Di segno completamente opposto la lettura che danno gli assessori Raimondo Cacciotto e Marisa Castellini della situazione e, soprattutto, di quanto deciso dalla commissione nei giorni scorsi. «Nelle scorse settimane abbiamo posto rimedio alle emergenze con un intervento che garantirà la disponibilità di posti senza attendere le procedure previste dalla modifica del piano regolatore», assicurano i due esponenti dell’esecutivo. Quando invece l’iter sarà completato, «ci saranno 1600 nuovi loculi», dicono ancora Cacciotto e Castellini. «La cura e l’attenzione per il cimitero è massima – concludono – non si può dire altrettanto per alcuni nei confronti di ciò che fa l’amministrazione». (g.m.s.)

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