immondizia in porto e polemiche
Cacciotto: «Si tratta di rifiuti speciali»
ALGHERO. «I rifiuti del porto assimilabili a quelli urbani sono stati sempre raccolti, lo spostamento di duecento metri dei contenitori ha generato una presunta emergenza igienico-sanitaria e un...
28 agosto 2015
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ALGHERO. «I rifiuti del porto assimilabili a quelli urbani sono stati sempre raccolti, lo spostamento di duecento metri dei contenitori ha generato una presunta emergenza igienico-sanitaria e un allarmismo esasperato, il servizio è uguale agli anni scorsi». L’assessore comunale dell’Ambiente, Raimondo Cacciotto, replica alle accuse del Partito Democratico cittadino. «Al Pd sfugge che non tutti i rifiuti prodotti nell’area portuale sono assimilabili a quelli urbani – dice – e per questo sono disciplinati da norme speciali e inseriti nel Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali». Motivo per cui «la competenza del Comune si limita all’affidamento del servizio, che è progettato dall’Ufficio circondariale marittimo», precisa Cacciotto.
«Anche se qualcuno volutamente lo ignora – è la replica – l’Ufficio circondariale sta redigendo il piano che individuerà le forme di raccolta e le aree da autorizzare». Per il vicesindaco, «il Pd dovrebbe ricordare a tutti, con senso civico, che è sempre possibile conferire i rifiuti urbani nelle aree stabilmente collocate ai margini dell’area demaniale».
Nella querelle sui rifiuti al porto irrompono anche i Riformatori. «Il porto di Alghero non ha un piano di gestione dei rifiuti, il precedente è del 2009 ed è scaduto nel 2012, per essere attuato va rivisto totalmente – denunciano – sino a quel momento il servizio non sarà svolto e i diportisti dovranno fare qualche metro in più con i propri rifiuti».
Per i Riformatori l’abbandono dei rifiuti in porto è vietato, «ma in caso di emergenza, il Comune deve intervenire in virtù dei poteri di cui è investito il sindaco». E se non dovesse riuscire a fronteggiare questo problema, «è meglio che si faccia da parte». (g.m.s.)
