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Inquinamento, la denuncia in Procura non basta

ALGHERO. «Se l’amministrazione comunale intende veramente accertare ogni responsabilità in relazione alla marea gialla, non potrà limitarsi alla presentazione di un esposto denuncia alla Procura...

25 agosto 2015
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ALGHERO. «Se l’amministrazione comunale intende veramente accertare ogni responsabilità in relazione alla marea gialla, non potrà limitarsi alla presentazione di un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Sassari ma dovrà, nella sua qualità di soggetto deputato alla tutela degli interessi collettivi, intraprendere le necessarie iniziative di carattere giudiziario avanti al giudice civile al fine di ottenere, previa gli accertamenti preliminari ed incidentali necessari, una sentenza di condanna alla esecuzione delle opere necessarie per eliminare le cause che hanno determinato e continuano a determinare il danno all’immagine della città ed ogni altro danno riscontrato, nonché di condanna di ogni soggetto che abbia concorso alla determinazione al risarcimento di tutti i danni sia di carattere patrimoniale che non patrimoniale». Così l’associazione dei consumatori Adiconsum che ha preso in esame il fenomeno della marea gialla, dell’inquinamento del lido di Sam Giovanni e del malfunzionamento del depuratore di San Marco. Secondo l’associazione dei consumatori, la Procura della Repubblica potrebbe individuare solo eventuali reasponsabilità penali, ma questo non sarebbe sufficiente anche perché è necessario che Abbanoa, che gestisce la reti idriche e fognarie dell’intero isola, prenda in carico gli impianti algheresi, e in modo particolare i vasconi di polmonazione e il depuratore di San Marco. Adiconsum, da parte sua, promette di vigilare sull’intera vicenda, a tutela degli interessi della collettività e di eventuali interessi individuali.

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