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Mafia capitale, inchiesta nata ad Alghero

Daniela Scano
Mafia capitale, inchiesta nata ad Alghero

Il testimone che ha dato il via alla clamorosa indagine che ha portato all'arresto di 37 persone a Roma ha cominciato a parlare a San Sebastiano dopo essere stato catturato davanti alla città catalana con oltre 500 chili di cocaina

05 dicembre 2014
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SASSARI. Cinquecento chili di cocaina stipati in una barca a vela alla deriva nel mare di Alghero e uno skipper chiuso in carcere a Sassari, a contare gli anni di galera per quella valanga di droga mai arrivata a destinazione. Sarebbe questo l’antefatto della operazione “Mondo di mezzo” che ha portato in carcere l’ex Nar Massimo Carminati e i suoi complici nella capitale.

Il pentimento di Roberto Grilli, 51 anni, romano, è il retroscena rivelato dal quotidiano “Il Messaggero”. Grilli sarebbe la gola profonda degli inquirenti e avrebbe cominciato a parlare in carcere in Sardegna, nella primavera del 2012, sette mesi dopo l’arresto per traffico internazionale di una sostanza stupefacente per gli effetti e per la quantità: 503 chili di cocaina, suddivisi in 447 panetti ordinatamente stipati nella stiva della barca a vela “Kololo II”.

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