La Nuova Sardegna

Alghero

ricco di documenti eccezionali

L’Archivio Storico da domani trasloca a Santa Chiara

di Gianni Olandi
L’Archivio Storico da domani trasloca a Santa Chiara

ALGHERO. Domani mattina, dopo quasi trent'anni, il cuore, la storia, i documenti unici che raccontano secoli di vita della città, cambieranno casa. Lasceranno il vecchio Palazzo Civico di via...

16 novembre 2014
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ALGHERO. Domani mattina, dopo quasi trent'anni, il cuore, la storia, i documenti unici che raccontano secoli di vita della città, cambieranno casa. Lasceranno il vecchio Palazzo Civico di via Columbano atti unici che fanno dell'Archivio Storico di Alghero uno dei più significativi dell'intera Sardegna e uno dei più ricchi di eventi nell'intero panorama nazionale soprattutto per quanto riguarda Comuni della dimensione di Alghero. Si muoveranno con tutte le cautele del caso 410 documenti “sciolti”, dei quali 173 pergamene, 237 carte, 4 codici, tutto ciò che fa parte delle disposizioni regie e non, emanate a favore della città dai Re aragonesi, spagnoli e sabaudi, un percorso storico che va dal 1319 al 1726. La destinazione è quella del complesso di Santa Chiara, oggi prestigiosa sede della facoltà di architettura dell'università di Sassari, dove in locali adeguati adiacenti la Biblioteca, troverà sistemazione l'immenso patrimonio storico e culturale della città. In via Columbano l'Archivio Storico era stato sistemato nel 1985, ora dopo quasi trent'anni una nuova a dignitosa sistemazione. Tanto per avere un'idea sul valore storico e documentale dell'Archivio, tra le carte presenti ci sono quelle a firma del Re che guidò alla conquista di Alghero, Pietro IV il Cerimonioso che nel 1353 spedì la flotta al comando dell'ammiraglio Cabrera e sconfisse i Doria nella battaglia che si svolse nelle acque di Porto Conte. Ci sono atti che ricordano il ritorno ad Alghero del Re di Aragona nel 1354 quando con oltre 100 navi da guerra assediò la città facendo il suo ingresso il 9 novembre di quell'anno. Preziosi documenti si trovano anche a proposito della elevazione di Alghero a rango di città per firma di Re Ferdinando il Cattolico, nel 1501. Altro momento storico quello del 1541 quando l'imperatore Carlo V fu ospite di Pietro de Ferrara nella casa di piazza Civica. I pezzi di storia sono raccontati dai documenti dell'Archivio anche sul passaggio degli spagnoli nel 1717, quindi dei Savoia nel 1720. E ancora: le visite di Carlo Alberto nel 1829 quando si recò nelle Grotte di Nettuno e si dedicò alla caccia grossa a Monte Doglia. Testimonianze anche sull'arrivo di Giuseppe Garibaldi nel 1855 quando approdò con il suo battello proveniente da Caprera. Atti di straordinaria importanza come le elezioni del 1848, quando per volere dello Statuto di Carlo Alberto si votò per le comunali e i seggi erano ubicati nelle chiese del Carmelo e di San Michele. Il primo sindaco, eletto dal consiglio e con decreto del Re, fu Giovanni Battista Garibaldi. Domani mattina tutto questo, ma tanto altro, si muoverà per il complesso di Santa Chiara. Vale la pena di ricordare che in occasione delle visite di esponenti della cultura catalana, di storico di diverse nazioni, una delle tappe fondamentali è proprio la visita all'Archivio Storico della città. Un patrimonio si straordinario valore che forse sarebbe utile far conoscere alla collettività che ne è l'erede naturale e soprattutto al mondo della scuola, di ogni ordine e grado.

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