La Nuova Sardegna

Alghero

Parco, polemiche in consiglio

Duro documento di Ncd e Pd per il mancato dibattito sulle dimissioni di Lubrano

22 ottobre 2014
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ALGHERO. Una coda polemica giunge dalla seduta del consiglio comunale di lunedì. Nel corso della riunione si è appreso che il presidente del Parco di Porto Conte, Stefano Lubrano, aveva rassegnato le dimissioni. Dimissioni che nei giorni scorsi erano state chieste dalla maggioranza del sindaco Mario Bruno. L'argomento era quindi di estrema attualità ma è stata negata l'inversione dell'ordine del giorno, richiesta da Pd e Ncd, per entrare nel merito della nuova situazione che si è venuta a creare nel parco. Ne è nata una dura polemica politica che è sintetizzata in una nota diffusa dal Pd e dal Ncd a firma dei capigruppo Mimmo Pirisi e Maria Grazia Salaris. «Nella seduta consiliare di lunedì – si legge nella nota – sono emerse tutte le contraddizioni del sindaco Mario Bruno relativamente al ruolo che intende dare al Parco di Porto Conte, ma soprattutto per lo stile di governo della cosa pubblica che ci riporta indietro alla prima repubblica, in barba ai tanto decantati principi di rinnovamento, condivisione, trasparenza. Aver negato la possibilità all'aula di poter aprire la discussione su quali siano gli indirizzi che il consiglio comunale intenda dare alla Regione, per la modifica delle legge istitutiva del Parco di Porto Conte, ci mette in condizione di avere molta preoccupazione per il futuro dell'ente Parco. Riteniamo – prosegue il documento – che in seguito delle dimissioni del Presidente Lubrano sia urgente convocare un consiglio comunale per affrontare questo tema che riveste carattere fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e che non può restare argomento da dibattere in circoli ristretti dove si perpetuano liturgie che poco hanno a che fare con gli interessi generali». Pd e Ncd giudicano «irresponsabile il probabile commissariamento del Parco» e concludono : «L'assemblea di venerdì sarebbe stata la sede ideale per affrontare il problema ma la volontà politica del sindaco Mario Bruno e della sua maggioranza di disertare i lavori è la dimostrazione di voler relegare il Parco alla semplice applicazione della spartizione di poltrone».(g.o.)

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