La Nuova Sardegna

Alghero

Università, manca la casa dello studente

di Gianni Olandi
Università, manca la casa dello studente

Il Dipartimento è tra i migliori in Italia, ma è l’ultimo per i servizi offerti. E quest’anno gli iscritti sono saliti a quota 600

31 agosto 2014
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ALGHERO. Tra qualche settimana riprenderanno i corsi della Facoltà di architettura dell'università di Sassari che quest'anno si presenterà con 100 nuove matricole che porteranno a oltre 600 gli studenti presenti in città. E mentre a Sassari si parla di campus, di sistemazione logistica dei ragazzi, di potenziamento strutturale dei servizi universitari, da queste parti i ragazzi e le loro famiglie, in larghissima misura provenienti dall'esterno, sono affidati alla ferrea legge economica della domanda e dell'offerta del mercato immobiliare. In oltre 10 anni l'istituzione che sovraintende a questo tipo di interventi previsti dal diritto allo studio non è riuscita a individuare uno straccio di soluzione operativa. Via libera quindi al mercato degli affitti, spesso sommerso, e si scopre così che una stanza con uso comune del bagno è quotata intorno ai 350 euro al mese. Alloggi che debbono essere lasciati immediatamente, già dai primi di giugno, non appena comincia la stagione delle vacanze.

In occasione dell'incontro di saluto e cortesia tra il sindaco Mario Bruno e il nuovo rettore dell'Università di Sassari, Massimo Carpinelli, l'esigenza di dare agli studenti la certezza di una sistemazione ricettiva è stata considerata una delle priorità, se non quella alla quale dedicare la massima attenzione in assoluto.

Tra l'altro questa scarsa attenzione verso un adeguamento dei servizi della facoltà algherese, contrasta in modo stridente con gli stessi prestigiosi risultati ottenuti da Architettura in campo nazionale. Risultati non sporadici, o casuali, ma confermati anno dopo anno dalla istituzione diretta dal professor Bibo Cecchini con posizioni sempre ai vertici delle classifiche nazionali di settore.

Risultati, se esistesse ancora il valore della meritocrazia, che avrebbero dovuto favorire l'investimento strutturale. Per la realizzazione della casa dello studente in città non si pongono, tra l'altro, problemi di ordine urbanistico visto che le norme vigenti individuano diverse aree classificate come servizi e quindi in grado di ospitare questo tipo di intervento. È evidente che si tratta di un problema di natura politica, di volontà istituzionale, che deve riuscire a concretizzare le tradizionali enunciazioni di buoni principi e ad avviare quel percorso operativo che appare ormai indispensabile per rimediare a una vistosissima carenza che sta penalizzando centinaia di studenti che frequentano la facoltà. E così eliminare quel curioso contrasto che vede Architettura Alghero prima in Italia per la qualità didattica, e ultima per i servizi agli studenti.

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